Sulmona. La ferrovia più bella d’Italia risiede proprio nel cuore del nostro Abruzzo. Si tratta della Transiberiana d’Italia che partendo da Sulmona, con una ferrovia tortuosa tra le montagne e gole, attraversa l’Abruzzo e il Molise tra Parchi Nazionali e Riserve Naturali. Fu lo scrittore e giornalista Luciano Zeppegno nel 1980 a soprannominarla così. Mentre si trovava a percorrere la linea su un treno locale, una forte nevicata imbiancò tutti gli altipiani di quota nel giro di pochi chilometri.
Zeppegno rimase talmente affascinato da quel paesaggio così severo e freddo, ma allo stesso tempo spettacolare, che decise di scrivere un articolo sulla rivista Gente Viaggi, definendo quell’esperienza un viaggio su una “piccola Transiberiana”, per la particolarità delle condizioni climatiche e del paesaggio che rimandavano a ben altre latitudini.
Un viaggio incredibile immerso nella natura e centri abitati grandi e piccoli dove la storia ha lasciato numerose e pregevoli tracce insieme a tradizioni artigianali ancora oggi praticate. A bordo di un convoglio storico con carrozze “Centoporte” e “Corbellini” realizzate tra il 1920 e il 1930 , è possibile rivivere le esperienze di viaggio che i passeggeri di oltre un secolo fa vivevano sulla tratta Sulmona – Isernia.
La ferrovia fu inaugurata nel settembre del 1897 e si distingue per le sue caratteristiche tecniche che la fanno considerare un capolavoro di ingegneria ferroviaria con una pendenza massima del 28 per mille. In origine il tempo totale di percorrenza era di 5 ore ma dal 1974 con l’introduzione delle automotrici diesel scese a 2 ore e 29 minuti. Venne distrutta tra il 1943 e il 1944 dai tedeschi e riattivata nel 1960. Negli anni ottanta la ferrovia fu vittima della politica “dei rami secchi”, mentre a metà anni novanta furono chiuse anche le biglietterie e alcune stazioni divennero delle semplici fermate.
Tra il 2010 e il 2011, inoltre, chiusero al traffico regolare sia il tratto che da Isernia raggiungeva Castel di Sangro, sia quello abruzzese fino a Sulmona. Fino, però, al 2014 i ragazzi dell’associazione LeRotaie hanno avviato una collaborazione con la Fondazione FS Italia affinchè la linea ferroviaria più bella d’Italia, e forse anche d’Europa, restasse in vita.
Un viaggio da fare almeno una volta nella vita lungo altopiani, vallate, piccoli paesi stazioni ferroviarie ferme nel tempo e natura incontaminata per rivivere atmosfere ormai perdute. Se volete salire sullo storico treno, prenotare il vostro posto con largo anticipo!
Per maggiori informazioni e prenotazioni: Associazione Culturale Amici della Ferrovia “Le Rotaie”
www.lerotaie.com
www.railbook.it
https://www.latransiberianaditalia.com/
Antonella Valente