L’Aquila – Anche se con un margine di cautela, l’annuncio di ieri diramato dal Sindaco dell’Aquila e di altri politici regionali “Il traforo non chiuderà” sembrava essere già una certezza, in considerazione dell’autorevolezza della fonte. La politica dunque ha esordito con una notizia che ha costituito un tamtam mediatico che fatto gridare alla salvezza dell’Abruzzo. Tutto fatto, restava solo da attendere le comunicazioni del Ministero ufficiali. Che però non arrivano. Tanto che ieri pomeriggio per tutta la tratta della A24 sono comparse le indicazioni relative a quanto stabilito in precedenza sulle tabelle segnaletiche luminose. E ci siamo noi chiesti del perchè di questa incongruenza. Dimenticanza di Sdp di togliere gli avvisi di chiusura? No, nulla di tutto questo. La decisione a tutt’oggi è ancora valida e vigente e pertanto le informative permangono come da previsione precedente – spiegano da Sdp – passi avanti in questa settimana sono stati ampiamente registrati con la constatazione di una effettiva disponibilità del Ministero a risolvere la problematica posta dalla società concessionaria. Ma dal dire che le cose sono risolte ce ne passa. In questo momento non ci sono ancora le condizioni per revocare la disposizione di chiusura, perchè dagli intenti e dai buoni propositi bisogna dunque passare alla certezza. E la matassa è complessa, è una situazione in cui ci sono diversi Ministeri di competenza, con tanto di magistratura al seguito che indaga sull’inquinamento delle falde acquifere del Gransasso. Strada dei Parchi, si è chiusa in un silenzio stampa in queste ore, attendendo l’ufficialità solutiva, che però non è certo semplice. La giornata di oggi e quella di domani saranno sicuramente quelle decisive. E per oggi pomeriggio è stato convocato un nuovo vertice al MIT per vedere se proceduralmente vi siano passi avanti. Dunque l’Abruzzo non è ancora salvo.A questo punto non ci resta che pregare. @danieleimperiale