L’Aquila. È stata convocata per venerdì prossimo 17 maggio, dal presidente della commissione viabilità, Gianluca Alfonsi, la riunione per deliberare avverso la decisione di chiusura del traforo del Gran Sasso d’Italia annunciata dal gestore della tratta, Autostrada dei Parchi S.p.a.. La Provincia dell’Aquila, afferma il presidente della commissione, Gianluca Alfonsi, si è immediatamente attivata ed ha avviato tutte le procedure per evitare la chiusura del traforo che comporterebbe, per l’intera Provincia dell’Aquila, danni ingenti e irreparabili al comparto economico e produttivo a un territorio già fortemente penalizzato dagli eventi sismici degli ultimi anni.
La chiusura comporterebbe, di fatto, un isolamento dei nostri territori dal resto della regione Abruzzo e dalle principali direttrici commerciali del corridoio adriatico e, l’utilizzazione della strada che passa attraverso il valico delle Capannelle, ci riporterebbe di colpo nel secolo scorso. Il Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, – dichiara- che il danno, oltre che per la città dell’Aquila e la provincia, si ripercuote sull’intera nazione, collegando il traforo il tirreno con l’Adriatico, ovvero tutti i passaggi e gli scambi siano essi di natura commerciale o di collegamento con le principali infrastrutture dei territori, quali ospedali, università, uffici ecc., senza dimenticare che dovrebbe cessare la propria attività una delle eccellenze italiane di livello internazionale, quale il laboratorio di fisica nucleare del Gran Sasso.
Per queste e numerose altre motivazioni la Provincia dell’Aquila avversa qualsiasi decisione che potrebbe compromettere l’assetto economico, sociale e culturale del territorio, certi di potere interpretare un ruolo attivo nelle concertazioni che nei prossimi giorni intercorreranno tra lo Stato, le istituzioni e gli attori impegnati nella soluzione del problema.