L’Aquila. Primi grattacapi per il neo Governatore Luciano D’Alfonso che ha già avviato, si fa per dire, pur senza un consiglio definitivo, le consultazioni per il nuovo esecutivo. Poche le posizioni disponibili, con sei posti in giunta più il presidente del consiglio e una vicepresidenza (l’altra spetta all’opposizione). Troppi quelli che ritengono di averne diritto, troppi quelli che ancora sono appesi a un filo di speranza per entrare a far parte della macchina da corsa della Regione veloce che ha promesso Luciano D’Alfonso agli abruzzesi durante la lunga e difficile campagna elettorale che ha portato alla netta affermazione del Pd e di tutta la sua coalizione. Secondo una delle ipotesi più gettonate, al Pd, primo partito, andranno ben 4 assessorati a cui potrebbe aggiungersi anche la presidenza del consiglio. Un assessorato andrà alla seconda lista, Regione Facile, e un altro ad Abruzzo Civico.
1- La prima versione della giunta circolata nei giorni scorsi vede un posto assegnato all’esterno Giovanni Lolli (Pd), che potrebbe ricoprire il ruolo di vicepresidente o gestire la delega alla ricostruzione dell’Aquila. Ciò striderebbe con l’ipotesi di un posto nell’esecutivo per il suo “delfino”, Pierpaolo Pietrucci, sempre del Pd, (primo partito con 171.095 per il 25.41%).
2- Al segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci, presto costretto a dimettersi dal suo ruolo politico, Dovrebbe andare la delega alla Sanità o al Bilancio.
3- Sempre al Pd spetterebbe la quota rosa con la pescarese Marinella Sclocco. Ciò sarà possibile se dall’interpretazione della legge elettorale riuscirà a entrare all’Emiciclo. In caso contrario potrebbe essere lei l’esterna, strappando così l’assessorato a Lolli, rimpiazzato da Pietrucci. Oppure, per salvare la poltrona di Lolli, si andrebbe a cercare altrove una donna: Betty Leone o Anna Marcozzi).
4- Il teramano Dino Pepe, ancora in quota Pd, potrebbe chiudere il cerchio per quanto riguarda il partito democratico.
5- La quinta posizione in corsa dovrebbe andare a Lorenzo Berardinetti, eletto nella seconda lista dopo il Pd, Regione facile (36.996 voti per il 5.50%). Per lui, con una lettera a D’Alfonso, una quarantina di amministratori e sindaci marsicani, dalla Valle Roveto al Carseolano, dalle aree del Parco nazionale a quelle del Fucino, hanno chiesto un ruolo nell’esecutivo.
6- A rivendicare l’assessorato per il primo eletto della lista, Andrea Gerosolimo, anche Abruzzo civico, il terzo partito (33676 – 5.00%) che sta alzando i toni parlando già di “un ruolo di vigilanza e di stimolo critico per un radicale cambio di passo nelle scelte e nei metodi di governo”.
Grande folla per le altre posizioni, come la presidenza del consiglio, ambita dal marsicano Giuseppe Di Pangrazio, da Camillo D’Alessandro e da Donato Di Matteo, e la vicepresidenza che sarebbe “appaltata” da Alessio Monaco di Regione Facile. Anche la quarta e la quinta lista, Centro democratico (16.962 voti per il 2.52%) e Sel (16.151 voti per il 2.40%), chiedono ruoli di rilievo e a loro potrebbero andare incarichi di responsabilità come presidenza di commissioni.
Gianluca Rubeo