Teramo. Dopo anni di assenza dovuti ai danni provocati dal sisma, la preziosa scultura della “madonna in trono con bambino” è finalmente tornata a casa. A scortarla, questa mattina, una pattuglia dei carabinieri di Teramo, che ha accompagnato fino al cuore del borgo il mezzo partito da Roma con a bordo l’opera, restaurata dall’ICR.
Databile attorno al XVI secolo e attribuita alla scuola dello scultore abruzzese Silvestro dell’Aquila, l’opera era conservata nella chiesa di santa Maria Assunta, nota come chiesa di “Santa Sinforosa”, da cui venne recuperata in stato frammentario il 29 marzo 2017 dai Carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Ancona. In seguito, fu trasferita nella capitale per essere affidata alle mani esperte dei restauratori dell’ICR.
L’intervento si colloca in un più ampio programma di recupero delle opere d’arte colpite dal terremoto, già sperimentato con successo su altre statue come la “madonna delle rose” di Ussita. Un lavoro di collaborazione tra ministero della cultura, carabinieri, diocesi di Teramo e istituzioni locali.
In attesa che la chiesa di Santa Sinforosa venga messa in sicurezza, la “Madonna” troverà momentanea collocazione presso il museo delle genti del Gran Sasso di Tossicia.
L’arrivo dell’opera nel paese è stato accolto con grande commozione: decine di cittadini si sono riuniti spontaneamente all’apertura della cassa, accogliendo il rientro della statua con un lungo applauso.
La presentazione ufficiale alla comunità si terrà mercoledì 23 luglio alle ore 17.30 presso il Museo, alla presenza di esperti e restauratori, che illustreranno il complesso lavoro di recupero dell’opera.