Pizzoferrato. Appuntamento a 75 anni dalla battaglia più cruenta e ambiziosa, alle origini della Banda dei Patrioti della Maiella: la famiglia di Lionel Wigram domattina alle 10 sarà a al cimitero canadese Moro River di Ortona per rendere omaggio alla tomba dell’ ‘inventore’ della Brigata Maiella insieme a Ettore Troilo. Due giorni di celebrazioni, era il 3 febbraio 1944, tra Ortona e Pizzoferrato, dove il maggiore inglese perse la vita alla testa di 29 inglesi e circa 60 italiani.
Si trattò dell’ultimo e più importante scontro della vasta operazione di risalita del Sangro ideata da Lionel Wigram fu rivolto in direzione di Pizzoferrato e Gamberale. L’operazione ebbe un epilogo disastroso. La cruenta battaglia di Pizzoferrato, combattuta tra il 2 e 3 febbraio 1944 dai partigiani di Casoli (Wigforce) in formazione mista con soldati britannici, si scontrò infatti con una cospicua guarnigione tedesca e lo scontro, devastante, causò 13 morti dei 56 caduti complessivi della futura formazione “Maiella”, a cui vanno aggiunti, solo tra gli italiani, 12 tra dispersi e prigionieri e 6 feriti. Gli inglesi, partiti in 35, riportano dal canto loro 22 prigionieri e 2 morti. Quasi l’intero reparto venne decimato.
Sempre davanti ai suoi uomini, anche il maggiore Lionel Wigram cadde al primo assalto. Per la sua posizione
strategica, la conquista di Pizzoferrato sarebbe stato un colpo risolutivo per liberare l’area contesa tra Sangro e
la Majella, la “terra di nessuno”, come venne comunemente chiamata. L’azione aveva l’obiettivo primario di
accerchiare i tedeschi tagliando la loro linea di collegamento con il grosso dello schieramento, nonché l’asse
principale della ritirata verso Castel di Sangro. Le truppe naziste sarebbero state in tal modo ricacciate
nettamente indietro, venendo del tutto estromesse dal settore montano fino a Palena. Domenica la famiglia
Wigram sarà accolta a Pizzoferrato e verrà svelata una targa in Villa Casati, luogo dello scontro.