L’Aquila. Ore di apprensione a Tivoli (Roma) tra le tante persone che conoscono il giovane Simone Toni, 28enne colpito ieri da un fulmine a Campo Imperatore insieme ad altri due escursionisti. Ora è ricoverato in rianimazione, in coma farmacologico, all’ospedale dell’Aquila. Numerosissimi i messaggi di vicinanza ricevuti dai familiari del ragazzo anche attraverso i social.
“Conosco la mamma da anni. Un grosso in bocca al lupo e un augurio di una pronta guarigione”. Si legge nel gruppo Facebook privato “Tivoli nostra gajarda e tosta” che riporta fatti di discussione di rilevanza cittadina. Un’altra utente, Anna, poco più avanti scrive: “Siamo cresciute insieme con la madre e con il fratello, ho visto il ragazzo nascere, crescere e fidanzarsi. Fatevi forza tutti”. Tra i messaggi rivolti al ragazzo compare “Forza fratellone. Ti siamo vicini”. Anche le bacheche di amici e parenti sono state bersagliate di commenti, così come i post delle testate locali che hanno riportato la notizia. “Mi auguro che Simone esca da questa situazione”, scrive Francesca, un’altra utente.
Secondo quanto trapela da fonti mediche, la stabilità delle condizioni in casi del genere viene considerata una buona notizia. I Medici, quindi, anche se con molta cautela, nutrono delle speranze che il giovane possa farcela. In tal senso, i prossimi quattro cinque giorni vengono ritenuti decisivi. In questo periodo verranno fatte prove di allentamento della sedazione per verificare la reazione del cervello quindi i danni cerebrali.
Il 28enne è stato raggiunto una notevole scarica elettrica che gli ha causato un arresto cardiaco: si dovranno valutare i danni conseguenza della mancanza di ossigeno al cervello. Secondo quanto si è appreso il giovane è stato salvato dai soccorritori, tra cui una pattuglia dei carabinieri forestali, ma soprattutto da un medico intervenuto con l’elicottero del 118 ad alta quota, poco sotto l’osservatorio astronomico dove era stato trasportato a spalla per circa 600 metri: per stabilizzarlo e farlo respirare gli è stata praticata una cricotiroidotomia, proprio per la impossibilità di intubarlo dalla bocca. Sempre stando a fonti mediche con la folgorazione molto spesso si muore sul colpo: in altri casi si va in arresto cardiaco ma poi ci si riprende.