L’Aquila. Un racconto attraverso le voci e le esperienze di un percorso durato cinque anni con il documentario di “Territori Aperti”, in onda il prossimo lunedì 13 gennaio nell’ambito della trasmissione sul post sisma “Sibilla, le voci della ricostruzione”, in onda tutte le settimane alle ore 23 sul canale 12 delle Marche, sul canale 19 in Umbria, sul 14 in Abruzzo, sul canale 17 nel Lazio e in streaming dal sito www.etvmarche.it.
Dal dramma del sisma dell’Aquila del 2009, passando per quello del 2016 del Centro Italia, dai cantieri alla ricostruzione sociale: il video in quaranta minuti racconta il progetto di documentazione, formazione e ricerca sui disastri naturali, che nasce dalla collaborazione tra l’Università degli Studi dell’Aquila e il Comune dell’Aquila e finanziato dal Fondo Territori Lavoro Conoscenza di CGIL, CISL e UIL con la sottoscrizione dei lavoratori che hanno donato un’ora di lavoro. È basato sui principi della open science e su un’infrastruttura tecnologica innovativa legata a quella europea SoBigData. Dati e analisi riguardo i disastri naturali che vengono messi a disposizione di tutti, ovvero cittadini, professionisti, tecnici, ricercatori per un contributo di conoscenza e competenza, affinché ogni volta non sia sempre la prima volta.
Territori Aperti è un’infrastruttura tecnologica per integrare e rendere disponibili i dati raccolti e analizzati, 23 banche dati di open data collegate direttamente al sito, 14 approcci di analisi e metodi sviluppati, 3 applicazioni, 10 tesi universitarie, 56 pubblicazioni scientifiche. Attualmente 6 centri collaborano al sistema informativo.
Territori Aperti ha formato più di 160 professionisti tramite il Master in management tecnico-amministrativo post-catastrofe negli enti locali, totalmente gratuito per i partecipanti con quattro partecipate edizioni. Dalle tesi e dalle esperienze dei progetti finanziati dal Comitato Sisma Centro Italia è scaturito anche il Toolkit Disaster una raccolta a disposizione di cittadini e istituzioni composta da più di 90 esperienze che sono confluite in 22 raccomandazioni per la gestione dei disastri. I disastri e la prevenzione con la metrica di benessere sociale per le comunità di territori esposti alle calamità naturali.