L’Aquila. È stato il terremoto delle Marche e le successive telefonate della figlia a far scoprire il cadavere della donna. Il corpo dell’anziana, che viveva da sola ad Ancona, era in avanzato stato di decomposizione.
L’ha chiamata dopo aver saputo della forte scossa di terremoto che questa mattina ha fatto tremare le Marche, ma quando ha visto che non rispondeva al telefono ha deciso di allertare il 112, che ha inviato sul posto una volante grazie alla quale è stata fatta la macabra scoperta: la madre era morta da almeno due mesi.
Un dramma della solitudine quello che si è consumato ieri ad Ancona, quando il corpo dell’anziana donna di 78 anni è stata trovato senza vita nel suo appartamento in via della Ricostruzione: era in avanzato stato di decomposizione. Il medico legale intervenuto sul posto ha ipotizzato che il decesso possa risalire ad almeno due mesi fa: nessuno in queste lunghe settimane ha cercato la donna né si è accorto della sua assenza.
È stato necessario il terremoto di questa mattina, al quale ha fatto seguito un vero e proprio sciame sismico, a far sì che ci si accorgesse della morte dell’anziana. Prima le lunghe telefonate senza risposta da parte della figlia, poi la chiamata al 112. Stando a quanto si apprende la donna, originaria di Vallo della Lucania, in provincia di Salerno, viveva ormai da anni ad Ancona, ma nella cittadina marchigiana non aveva parenti. Viveva sola nel suo appartamento e con l’unica figlia che vive lontana, i rapporti si erano ormai freddati, a causa, sembra di divergenze caratteriali.