L’Aquila. Il terremoto di magnitudo locale 4.2 avvenuto questa notte alle 4:13 tra le province di L’Aquila e Rieti, a pochi chilometri da Campotosto, Capitignano, Amatrice e Montereale, si colloca in un’area a pericolosita’ sismica molto elevata e va considerato come un evento appartenente alla sequenza sismica di Amatrice-Norcia-Visso, legata all’estensione in atto lungo la catena appenninica. Lo riferisce l’Ingv, rilevando che l’evento ha interessato l’estremita’ meridionale dell’area attivata dalla sequenza sismica di Amatrice-Norcia-Visso ed e’ avvenuto a pochi chilometri a nord-est rispetto alle quattro scosse di magnitudo uguale e maggiore di 5.0 avvenute il 18 gennaio 2017 tra Barete e Capitignano, sempre in provincia dell’Aquila. Da allora, in questa specifica parte dell’area attivata dalla sequenza di Amatrice-Norcia-Visso non erano state registrate altre scosse di magnitudo uguale o superiore a 4.0 prima di quella di stanotte. La sequenza di Amatrice-Norcia-Visso e’ ancora attiva e nell’area interessata si continua a registrare una sismicita’ ben superiore a quella di fondo (507 scosse nella settimana dal 10 al 17 luglio e 532 la settimana precedente). Nella settimana precedente la scossa di stanotte, questa parte dell’area complessivamente attivata dalla sequenza sismica di Amatrice-Norcia-Visso non ha mostrato un’attivita’ sismica superiore alla media se non nella giornata di ieri, quando sono state registrate 26 scosse (5 di magnitudo uguale o superiore a 2.0) in un’area di 10 km di raggio in prossimita’ dell’evento odierno.
Dopo la scossa delle 4:13 e fino alle ore 9 di questa mattina sono state registrate 22 scosse (3 di magnitudo maggiore o uguale a 2) in un raggio di circa 10 km dall’epicentro e con magnitudo massima 2.4 alle ore 4:16 italiane. Il terremoto delle 4:13, secondo i dati accelerometrici disponibili al momento, ha fatto registrare valori di scuotimento corrispondenti ad un’intensita’ strumentale su terreno roccioso fra il V e il VI grado della scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Un andamento che i ricercatori dell’Ingv indicano come “in discreto accordo” con i risultati dei questionari arrivati fino a questo momento sul sito dell’Ingv e compilati da persone che hanno avvertito la scossa e segnalato l’evento nel suo sviluppo ed effetti, dati poi sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico e non verificati singolarmente. Per intensita’ maggiori o uguali a magnitudo 6 si fa la verifica sul posto da parte di personale specializzato. Il terremoto di questa notte e’ stato ‘risentito’ (ripercussione sismica) nella citta’ dell’Aquila, nella parte orientale della provincia dell’Aquila e della regione abruzzese e nel Reatino.