L’Aquila. Codice unico per la ricostruzione. E’ lo strumento individuato dalle regioni che fanno parte del Mula, Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, finalizzato al riconoscimento di Patrimonio Unesco attraverso una ricostruzione storica che tuteli i borghi terremotati. “Tra i sostenitori del progetto, oltre a diversi parlamentari delle quattro regioni, il primo firmatario sarà l’on Roberto Cataldi (M5s). Insieme a loro lo presenteremo nei prossimi giorni al presidente del Consiglio Giuseppe Conte” annuncia all’ANSA Umberto Trenta, presidente di Mula. “Il Cur è il fondamento delle azioni strategiche che dovranno essere messe in campo”, aggiunge, “per far ripartire l’economia anche attraverso l’enogastronomia, il patrimonio agro-silvo-pastorale, lo sfruttamento eco compatibile e le risorse idriche da sorgente”.
Trenta ricorda che il Cur e il Fondo Strategico Permanente in ambito Mula, sono di fatto un progetto permanente, che verrà utilizzato ogni qualvolta ci sarà una catastrofe: il sisma del 2016 è la prima utilizzazione. Al progetto partecipano i sindaci di Arquata del Tronto, Norcia, Amatrice, Accumoli e Valle Castellana. “Il Cur sostituisce i piani
regolatori in vigore in questi Comuni e”, spiega Trenta, “costituisce un quadro normativo finalizzato ad
uniformare le disposizioni, gli strumenti amministrativi e le procedure delle quattro regioni colpite dal
terremoto”. Gli obiettivi sono lo sviluppo di un’azione strategica comune volta ad una ricostruzione sostenibile,
la ristrutturazione del tessuto produttivo e sociale, il potenziamento delle reti e delle infrastrutture. “La
pianificazione della ricostruzione, in deroga totale per pubblica utilità rispetto agli strumenti urbanistici vigenti
ed ai regolamenti regionali, è affidata ad un Comitato tecnico-scientifico del Cur che ci permetterà di far
diventare il cuore dell’Italia Patrimonio dell’umanità”, conclude Trenta