L’Aquila. “Snellimento della burocrazia nel rispetto di legalità e trasparenza”. Così il Commissario per la ricostruzione, Vasco Errani, durante “Uno Mattina” ha commentato i recenti provvedimenti adottati per velocizzare la ricostruzione nelle aree distrutte dal sisma. “Sono state fatte scelte chiare ha detto Errani per accelerare le procedure, a partire dal riconoscimento del ruolo fondamentale dei Comuni e dei Sindaci, per costruire un sistema che sia in grado di dare rapidamente le risposte necessarie, garantendo trasparenza”. In particolare Errani si è soffermato su due elementi prioritari del programma di ricostruzione: scuola e lavoro. “Abbiamo già approvato ha continuato Errani un piano per la realizzazione di 21 nuove scuole antisismiche. La scuola è il primo fondamento della comunità e dobbiamo garantire, come è stato fatto nonostante quattro terremoti dal 24 agosto scorso ad oggi, la regolarità dell’anno scolastico in corso e assicurare che il prossimo sia di qualità migliore. Adegueremo tutte le scuole danneggiate, garantiremo il massimo di qualità nella formazione. I ragazzi sono il futuro di questi territori e se non li teniamo sul posto insieme alle loro famiglie, quei luoghi non avranno più futuro”. “Anche per le imprese ha continuato Errani sono state fatte scelte importanti. E’ già possibile ricostruire tutti gli immobili produttivi danneggiati grazie alla nostra ordinanza con la quale è assicurato il recupero del 100% dei danni”. Errani si è poi soffermato sul ruolo ‘centrale’ della trasparenza. “La trasparenza non è burocrazia ma una precondizione fondamentale per contrastare possibili infiltrazioni della criminalità organizzata in questi territori sani. Tutto ciò che è trasparenza, dall’antimafia alla certificazione delle imprese, all’albo dei professionisti, tutto ciò che serve a garantire legalità, non è burocrazia ma un valore irrinunciabile per la ricostruzione”. “Siamo di fronte ha detto ancora il Commissario Errani ad una emergenza straordinaria che l’Italia non ha mai conosciuto in questi ultimi anni. La popolazione sta subendo ripetutamente più terremoti e questo genera paura. Si interroga se potrà ancora rimanere in quei luoghi, se potrà avere una prospettiva e l’unico modo per affrontare questa paura e vincerla, è garantire che ricostruiremo bene, in sicurezza, senza avere più timore che eventi simili producano morti e drammi come quelli che stiamo vivendo. Ed è quello che faremo”.