Campotosto. Dopo l’evocazione dell'”effetto Vajont” per la diga di Campotosto in Abruzzo, che si trova su una faglia sismica riattivata dalle recenti scosse come spiegato dal presidente della Commissione Grandi Rischi, Sergio Bertolucci, arriva la posizione dell’Enel, che gestisce l’infrastruttura. Parlano di “diga sicura”.
L’Enel, che gestisce la centrale idroelettrica, spiega che “a seguito dei recenti eventi sismici non si rileva alcun danno alla diga di Campotosto”, rilevando che “alla luce della difficile situazione idrogeologica di questi giorni si è comunque deciso, come misura cautelare, estrema, di procedere ad una ulteriore progressiva riduzione del bacino”. La diga si trova, secondo la valutazione della commissione Grandi Rischi, su una faglia che si è riattivata.
L’ex Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica, il geologo Enzo Boschi, spiega che già nel 2009 ci furono degli accertamenti. “Il problema delle faglie ce lo ponemmo in modo riservato”, continua il sismologo Boschi, “e con simulazioni al computer ritenemmo che non c’era pericolo sulle dighe, ma è una cosa che va seguita continuamente. L’Enel sta seguendo con attenzione la questione ed è una società seria. Il comunicato della Commissione Grandi rischi”, sottolinea Boschi, “doveva però concludersi con le cose da fare”.