L’Aquila. “Le previsioni fatte poche settimane dopo quella tragica notte si stanno avverando nella stragrande maggioranza dei casi. Ricordo bene quella turbolenta riunione del Consiglio comunale che era stata tenuta forse nell’unica sala ancora agibile della citta’ quando dissi che ci sarebbero voluti dieci anni per ricostruire l’Aquila: ci fu una sollevazione e una reazione di urla e proteste da parte di tutto il Consiglio comunale nel suo complesso”. L’ha dichiarato l’ex capo dipartimento della Protezione civile e commissario straordinario del terremoto del 2009 Guido Bertolaso prima di partecipare all’Aquila all’inaugurazione della Scuola Fondazione ‘Magna Carta’.
Alla domanda del cronista che evidenziava come nel centro storico la ricostruzione sia, di fatto, partita nel 2013, Bertolaso ha replicato: “Si poteva ripartire benissimo anche nel momento in cui, come Dipartimento di protezione civile, abbiamo passato le consegne alle autorita’ locali”, ha detto Bertolaso. “Come avevamo lavorato ventre a terra per dieci mesi cosi’, se si fosse continuato in quel modo si sarebbe potuto raggiungere l’obiettivo, ma ci sono una serie di problemi anche oggetti che di fatto spesso impediscono le attivita’ estremamente rapide”.
“Il centro storico dell’Aquila”, ha aggiunto Bertolaso, “lo abbiamo sempre detto, e’ uno dei 20 piu’ importanti d’Italia, quindi ci sono esigenze di tutela di beni culturali che vanno rispettate, altrimenti avremmo fatto delle belle colate di cemento un po’ dappertutto e poi ci sarebbero state delle proteste perche’ avremmo deturpato il centro storico e quindi bisognava trovare il giusto equilibrio”.