L’Aquila. Ventidue Comunità energetiche rinnovabili (Cer), finanziate dal Piano nazionale complementare per 68 milioni di euro, per far rinascere l’Appennino centrale terremotato. Dopo l’annuncio dei giorni scorsi, stamani a Roma, presso il Senato, si è tenuto il convegno per diffondere un progetto che coinvolge 64 Comuni, oltre 4mila privati, e che prevede la generazione di energia attraverso impianti principalmente fotovoltaici e idroelettrici.
“La ricostruzione dell’Appennino centrale si conferma un laboratorio dal punto di vista della sostenibilità ambientale, di cui prossimamente parlerò anche alla Cop28, dove la Struttura commissariale è stata invitata”, ha spiegato il commissario straordinario alla ricostruzione e riparazione, Guido Castelli.
“Le linee guida appena pubblicate rappresentano uno strumento di chiarimento e definizione verso la realizzazione delle Cer che, a loro volta, possono contribuire in modo sensibile allo sviluppo di territori colpiti dal sisma, ma che già da tempo erano soggetti a un processo di indebolimento economico, sociale e a spopolamento – ha aggiunto -. Siamo tra le prime realtà a livello nazionale sulle Comunità energetiche, un
risultato positivo reso possibile grazie ai 68 milioni del Pnc”. All’evento, chi in presenza e chi da remoto, hanno
partecipato i rappresentanti istituzionali delle 4 regioni colpite dai terremoti: Lazio, Umbria, Marche. Abruzzo.