l’Aquila. Un premio per ricordare 4 personaggi che, a vario titolo, hanno contribuito al mantenimento della tradizione agropastorale abruzzese: Giulio Petronio, Gregorio Rotolo, Giovanni Cialone e Pierluigi Imperiale.
Il GAL Gran Sasso Velino, in rappresentanza dei GAL abruzzesi, ha organizzato un Premio nazionale della pastorizia in memoria dei personaggi ricordati. Facendo seguito a quanto annunciato il 24 settembre 2022 a Torino, nel corso della giornata dedicata al pranzo dei pastori in occasione di “Terra Madre”, questa prima edizione intende dare un riconoscimento al più giovane allevatore presente nella rassegna ovini 2023 a Campo Imperatore.
E’ Lorenzo Damiani di Barisciano il premiato della prima edizione, a lui va il riconoscimento del GAL Gran Sasso Velino con la seguente motivazione: “Un giovane allevatore che, sfidando le moderne tentazioni di abbandonare le aree interne e rurali, investe le proprie energie nel continuare la secolare tradizione agropastorale abruzzese mantenendo vivo il territorio, presidiando la natura e salvaguardando ambiente e biodiversità.”
Il premio verrà consegnato in occasione del raduno a Campo Imperatore sabato 5 agosto. A premiare Lorenzo Damiani sarà il Presidente del GAL Gran Sasso Velino Paolo Federico. Premiare un giovane allevatore suscita in me particolare emozione – afferma il Presidente del GAL – perché significa premiare chi continua la plurisecolare tradizione della pastorizia in Abruzzo. In un momento storico particolarmente delicato e difficile per la zootecnia, premiare Lorenzo Damiani vuol dire stare vicino ad un settore che dovremmo tutti maggiormente rispettare e sostenere perché contribuisce a presidiare il territorio garantendo servizi socio-ambientali, mantenimento della biodiversitá e del paesaggio e diminuzione dei rischi idrogeologici. Quest’anno – conclude Paolo Federico – è il primo di altri che si dovranno susseguire con l’obiettivo di mantenere sempre vivo il ricordo di 4 giganti della tradizione agropastorale abruzzese: Giulio Petronio, Gregorio Rotolo, Giovanni Cialone e Pierluigi Imperiale