Pubblicato oggi, sul sito web della Provincia di Teramo, il bando di gara per la progettazione definitiva, esecutiva, Coordinamento della Sicurezza in fase di Progettazione e relazione geologica, dell’intervento denominato Pista Ciclopedonale del Tordino.
A tal proposito, in una nota, la Fiab – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – sezione di Teramo, che da anni persegue l’obiettivo di realizzare un percorso ciclabile che unisca il Capoluogo alla costa e che, da ultimo, nel marzo scorso aveva lanciato un appello al presidente della Provincia di Teramo e ai sindaci dei comuni interessati dal tracciato (Teramo, Bellante, Castellalto, Mosciano Sant’Angelo, Notaresco, Giulianova e Roseto degli Abruzzi), esprime la propria soddisfazione.
“Un primo, importante, passo avanti è stato fatto – dichiara il presidente di FIAB Teramo, Gianni Di Francesco – mettendo mano alla progettazione della ciclovia del Tordino, idea lanciata anni fa da uno dei fondatori della nostra associazione, il compianto Lucio De Marcellis, e concretizzata all’interno della Provincia di Teramo dall’Arch. Raffaele Di Marcello, attuale responsabile del Centro Studi nazionale di FIAB”.
Il progetto preliminare, che ha meritato il primo premio, nella sezione progetti e studi di fattibilità, all’interno dell’iniziativa Go Slow promossa da Simtur e Co.Mo.Do., prevede il collegamento del parco fluviale di Teramo alla Ciclovia Adriatica, in gran parte realizzata nell’ambito del progetto Bike to Coast della Regione Abruzzo e oggetto di ulteriori finanziamenti ministeriali all’interno della Rete Nazionale delle Ciclovie Turistiche.
Il bando di gara per un valore, IVA esclusa, di 308 629.78 euro, prevede l’aggiudicazione tramite procedura aperta con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, con tempi strettissimi per la domanda di partecipazione (31/08/2022 ore 12:00) e la presentazione dell’offerta.
Tempi stretti anche per l’esecuzione delle prestazioni: centottanta giorni dalla sottoscrizione del contratto, di cui trenta per la redazione della documentazione necessaria ad acquisire i pareri preliminari; cento giorni per la redazione del progetto definitivo e cinquanta giorni per quello esecutivo.
“Nonostante i tempi stretti – specifica il presidente Fiab Teramo – ci auguriamo che si arrivi ad una progettazione di qualità, in base ai criteri di cui al DM 557/99 tenendo conto anche dell’allegato 4 al Decreto Interministeriale del 29/11/2018 che indica i requisiti di pianificazione e standard tecnici di progettazione per la realizzazione del Sistema nazionale delle ciclovie turistiche (SNCT), in modo da avere una infrastruttura moderna, in linea con le più recenti disposizioni in materia di ciclabilità.”
“Il percorso, inoltre – continua Di Francesco – dovrà servire non solo per finalità turistiche ma anche come alternativa trasportistica alla rete automobilistica per raggiungere i luoghi di interesse della vallata del Tordino, come l’Università, i vari centri urbani, le zone produttive e commerciali, collegandosi con le stazioni ferroviarie ed integrandosi con le opere esistenti (rete dei percorsi del parco fluviale di Teramo) e con i progetti in corso (progetto ciclabile di collegamento tra stazioni ferroviarie e sedi universitarie, già finanziato al Comune di Teramo)”
Un primo passo, quindi, verso la realizzazione di un’opera strategica per l’intera provincia e, in particolare, per il Capoluogo, che avrà così un collegamento di mobilità dolce con la più ampia rete di percorsi ciclabili nazionali BicItalia, in linea con il Piano Generale della Mobilità Ciclistica, in corso di approvazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili.
“Fiab – conclude il presidente Di Francesco – è a disposizione, con il suo Centro Studi nazionale, per dare supporto alle amministrazioni, nella necessaria fase di condivisione delle scelte progettuali, affinché un’opera così importante giunga al più presto a realizzazione in modo da poter vedere, tra un paio di anni, completata la Ciclovia del Tordino integrandola, magari, come previsto dal piano provinciale della mobilità ciclistica, con le analoghe infrastrutture ciclabili di Vomano e Vibrata”.