Teramo. Con l’apertura della conferenza di servizi e la sottoscrizione dell’accordo tra Comune, università e Asl che dà il via alla procedura per la relativa variante urbanistica il progetto di recupero funzionale dell’ex manicomio, con la realizzazione di una cittadella della cultura, entra nella sua fase finale. Ad annunciarlo, questa mattina, il rettore Dino Mastrocola, il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia e il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, che hanno fatto il punto sull’avanzamento dei cantieri del Masterplan.
Secondo cronoprogramma una volta conclusa la procedura di variante il bando di gara per la realizzazione dei
lavori dovrebbe essere pubblicato entro l’anno, con i lavori pronti a partire per il 2021. Stessa tempistica per l’altro intervento inserito nel Masterplan, che riguarda il completamento del polo agro-bio-veterinario dell’Università di Teramo. “Se siamo qui oggi è perché non ci siamo mai fermati, nonostante il lockdown”, ha evidenziato il rettore Dino Mastrocola, che ha ricordato l’enorme lavoro svolto dal rettore emerito Luciano D’Amico ,”di fatto con l’avvio della conferenza di servizi prende il via la fase finale di un’operazione strategica per l’intera città. Per questo siamo pronti a far ripartire i cantieri prima dello sblocca cantieri, dobbiamo avere solo la possibilità di andare avanti”. Grande soddisfazione è stata espressa anche dal dg Asl Maurizio Di Giosia. “Sono orgoglioso che la struttura più prestigiosa della Asl, quella dell’ex manicomio, riacquisti una dignità che andrà a valorizzare il patrimonio dell’intera città “, ha commentato,”come Asl abbiamo intenzione di recuperare anche l’ex ospedaletto e a giorni presenteremo un progetto di recupero anche per l’area di Casalena”. Il sindaco D’Alberto, nell’annunciare già per la prossima settimana la convocazione della commissione consiliare per l’avvio della procedura di variante, che dovrà poi arrivare in consiglio, ha sottolineato come in contemporanea con la procedura amministrativa di confronto e condivisione del progetto con la città. Nel suo intervento, inoltre, D’Alberto è intervenuto anche su eventuali rimodulazioni dei fondi Masterplan.
“Quando sento parlare di rimodulazioni, di fare il punto sullo stato dei vari interventi”, ha detto,”ritengo fondamentale che se ne valuti il peso specifico, perché si tratta di opere strategiche per lo sviluppo e la ripartenza di un territorio che spesso, in passato, ha subito dimenticanze istituzionali e politiche e che francamente non può più correre questo rischio. Per questo agli enti finanziatori chiediamo non solo di non togliere un euro ma di aggiungere delle risorse”.