Teramo. Nell’ambito degli interventi previsti dalla 32esima edizione del Premio Nazionale Paolo Borsellino e dal progetto educativo “Abruzzo contro il bullismo”, nei giorni 6 e 7 febbraio 2024, presso il Polo Tecnologico Economico “Alessandrini-Marino-Pascal-Comi-Forti” di Teramo, si sono svolti due importanti eventi sulla sicurezza stradale. Hanno partecipato alle due iniziative, per l’Associazione Società Civile (associazione organizzatrice del Premio Nazionale Paolo Borsellino, ndr), il presidente Leo Nodari e Francesca Martinelli (referente del Premio Borsellino, ndr), per la Polizia di Stato il sovrintendente capo della sezione di Teramo della Polizia Stradale Alfio Scuderi, il sovrintendente Domenico Sacco, il vice sovrintendente Henry Bertin e l’agente Monia Ferro della sezione di Brescia, Giammaria De Paulis – Informatico manager Cykel Web Agency e la dirigente scolastica del Polo Maria Letizia Fatigati.
In collaborazione con la Polizia Stradale, mediante il progetto “Per strada non fare il bullo”, in entrambe le occasioni gli studenti, hanno avuto la possibilità di effettuare una visita guidata sul pullman “Azzurro” della Polizia di Stato e di provare il simulatore di guida in stato di ebbrezza. I rappresentanti della Polizia di Stato hanno illustrato, anche mediante l’utilizzo di filmati come attivatori emozionali, gli aspetti principali della circolazione stradale, della guida di veicoli e dello stato di alterazione dovuto all’assunzione di sostanze alcoliche allo scopo di promuovere il senso civico nei giovani.
L’esperto informatico Giammaria De Paulis ha toccato sapientemente le corde delle possibilità e dei rischi in rete, soffermandosi su quella delicata linea dell’offesa che troppo spesso viaggia in internet senza controllo, provocando talvolta reazioni e conseguenze irreversibili. No, non è mai uno scherzo in rete, non può esserlo, una pubblicazione ha tempi infiniti e come tale non può mai essere considerata uno scherzo. Ha, poi, presentato agli studenti le sanzioni giudiziarie alle quali già da 14 anni si risponde in prima persona, oltre che a tutte le dinamiche morali ed etiche che coinvolgono azioni non pensate, fatte con leggerezza e senza rispetto per l’altro.
La dirigente scolastica Maria Letizia Fatigati ha sottolineato come la Scuola debba essere pronta a trasmettere “valori” ponendosi essa stessa come moltiplicatore di esperienze sane e capaci di Educare alla Vita. Rispettare se stessi e gli altri rappresenta la massima espressione del traguardo di crescita più alto che la Scuola ha il dovere di promuovere.
La prof.ssa Fatigati ringrazia pubblicamente l’Associazione “Società Civile ETS”, promotrice del Premio Nazionale Paolo Borsellino, la Polizia di Stato, gli enti e le varie istituzioni che hanno collaborato, e i relatori per aver dato questa importante opportunità formativa agli studenti del Polo da lei diretto.