Teramo, 7 giugno 2025 – Un secolo di storia, pensiero critico e umanità. La città di Teramo ha reso omaggio questa mattina alla Società Psicoanalitica Italiana (SPI), nata proprio qui nel 1925, all’interno dell’allora ospedale psichiatrico, sotto la direzione del visionario psichiatra Marco Levi Bianchini.
“Non celebriamo un’origine, celebriamo una ri-apertura. Una soglia, non un edificio”: questo il messaggio al cuore di un convegno che ha trasformato l’Aula Tesi del Polo Spaventa dell’Università di Teramo in un crocevia di riflessione tra passato e futuro.
L’evento ha registrato un’ampia partecipazione, non solo da parte degli esponenti del mondo accademico e scientifico, ma anche delle istituzioni. Presenti, tra gli altri, la consigliera regionale Marilena Rossi, il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, il direttore generale della ASL Maurizio Di Giosia, il presidente dell’Ordine dei Medici di Teramo Cosimo Napolitano e la consigliera dell’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo Gloria Di Rocco. A fare gli onori di casa, il rettore dell’Università di Teramo Christian Corsi, che ha annunciato per l’autunno l’avvio dei lavori per la trasformazione dell’ex ospedale psichiatrico in una Cittadella della Cultura, con un investimento da 20 milioni di euro.
Grande emozione per la presenza del presidente della SPI, Ronny Jaffè, accompagnato dal vice presidente Fabio Castriota e da due figure storiche della società: la teramana Gabriella Gentile e Fabrizio Rocchetto, che ha moderato i lavori. Tra gli interventi più intensi, quello dello psichiatra Francesco Saverio Moschetta, già direttore del Dipartimento di Salute Mentale della ASL di Teramo, che ha ricordato la complessa ma rivoluzionaria storia dell’ospedale psichiatrico teramano. In chiusura, ha preso la parola Lucrezia Loporcaro, in rappresentanza dei giovani psicoanalisti membri della SPI, portando uno sguardo verso il futuro.
Il convegno ha offerto un momento di profondo raccoglimento intellettuale, unendo la memoria storica all’impegno contemporaneo nella cura della sofferenza psichica. Una celebrazione, sì, ma soprattutto un invito a guardare avanti, con radici ben salde nella storia.
Dalla città che ha visto nascere la prima sede della SPI, il “filo rosso”del pensiero freudiano continua a dipanarsi: il prossimo appuntamento sarà a Roma il 27 settembre, per la celebrazione conclusiva del centenario. Un cammino che dura da cento anni, ma che guarda con coraggio ai prossimi cento.