
“Abbiamo manifestato davanti alla Casa di cura – spiega Vivarelli – ma non è bastato. Neppure il recente tavolo di confronto ha portato a risultati sperati: ormai c’è un rimpallo tra la cooperativa Polis di Perugia e l’azienda sanitaria teramana per il pagamento degli stipendi arretrati e non solo. Così non si può andare avanti”.
“Dobbiamo rivolgerci al giudice del lavoro – tuona quindi Vivarelli – perché siamo di fronte a possibili danni biologici per le lavoratrici. Ed è anche un segno del fatto che il precariato è ovunque. A questo proposito, mi chiedo perché non si parli più di internalizzazione dei servizi. I precari devono unirsi e protestare con la politica che ormai li considera ‘non considerati’, una nuova categoria di sfruttati”.
“Noi di Fesica non ci fermeremo – conclude l’esponente Fesica – e porteremo la nostra protesta sia di fronte alla Casa di cura ‘De Benedictis, sia di fronte alla Regione Abruzzo. E sono pronto allo sciopero della fame”.
L’intervento video di Marcello Vivarelli, segretario provinciale Fesica Teramo e L’Aquila