L’Aquila. E’ successo tutto nell’arco di poche ore. Ieri mattina una vettura grigia, con a bordo tre adulti un ragazzo minore ed un neonato, si aggiravano tra Barisciano e San Demetrio ne’ Vestini. Hanno tentato di spendere banconote false alla biglietteria del lago Sinizzo e ad altri esercenti della zona. Qualcuno, però si è accorto dell’agire sospetto di queste persone tra l’altro mai viste in zona ed ha contattato i Carabinieri della Stazione di San Demetrio ne’ Vestini. Immediatamente scattate le ricerche, con l’ausilio delle Stazioni Carabinieri di Assergi e Paganica, la vettura è stata intercettata proprio in quelle zone ma, allo scorgere della pattuglia, gli occupanti hanno cercato di disfarsi di due buste gettandole dal finestrino. I militari, bloccata la vettura, hanno quindi recuperato gli involucri che contenevano banconote del taglio di 100, 50 e 20 euro falsificate per un totale di 430 euro.
A bordo si trovavano O.L., classe ’92, D.A.A, donna classe ’89 moglie del predetto e S.G., classe ’04. Condotti tutti in caserma per ulteriori accertamenti, alle descrizioni raccolte dagli esercenti vittime dell’illecita spendita delle banconote false mancava un uomo di mezza età che non si trovava a bordo della vettura. Così mentre si procedeva all’identificazione dei fermati e alla ricostruzione di quanto da loro commesso attraverso le dichiarazioni delle vittime, altre pattuglie dei Carabinieri continuavano a pattugliare la zona sino a quando intercettavano O.C., classe ’57, che, alla vista dei militari, con fare collaborativo consegnava oro due banconote falsificate per un totale di 70 euro. Al termine della ricostruzione dei fatti è quindi emerso che tutti e quattro, di origine campana, in concorso tra loro, avevano già realizzato 3 spendite di banconote contraffatte i altrettanti esercizi commerciali mentre una quarta non andava a buon fine perché l’esercente si accorgeva della fallacità della banconota con cui si era tentato l’acquisto respingendolo.
Espletate le formalità di rito i maggiorenni venivano posti agli arresti domiciliari mentre il minore deferito in stato di libertà per gli stessi reati ed affidato al padre giunto dalla provincia di Caserta. Per i maggiorenni, inoltre, è stata contestata l’aggravante di aver indotto un minorenne a commettere reati. Doveroso evidenziare la grande collaborazione offerta dalla cittadinanza per la perfetta riuscita dell’operazione grazie alla quale i militari dell’Arma sono stati messi nelle migliori condizioni per avviare immediate e proficue indagini che hanno condotto all’arresto di predetti ed al recupero di ulteriore denaro falso che, altrimenti, sarebbe stato immesso illecitamente in circolazione.