L’Aquila. Neve ‘estiva’ con 20 cm in quota sul Gran Sasso, imbiancata intorno ai 2.200 metri, e temperature a picco anche sulla costa abruzzese con Pescara dove fino a l’altro ieri le spiagge erano piene e ieri il termometro è sceso a 15 gradi con pioggia battente fin dalla mattina. “La prima fase di questo peggioramento – spiega Giovanni De Palma di AbruzzoMeteo – sta lasciando l’Abruzzo, ma attenzione perché non è finita: è in arrivo la seconda fase, che interesserà la fascia orientale e la costa con piogge intense, anche a carattere temporalesco, e veri e propri acquazzoni, nel pomeriggio, in serata e nella notte”. “Le temperature – sottolinea l’esperto – sono diminuite sensibilmente, scendendo, ad esempio, fino ai 14-15 gradi a Pescara e con neve attorno ai 2.000-2.200 metri”. “Sempre a partire dal pomeriggio – sottolinea l’esperto – si intensificheranno i venti settentrionali, con il rischio di mareggiate. Da oggi assisteremo a un graduale e lieve miglioramento, soprattutto nella seconda parte della giornata. Da mercoledì, però, ancora temporali sulla coste e sulle zone collinari, che poi si sposteranno sulle zone interne. L’ instabilità permarrà almeno fino a giovedì”. “Il bel tempo – sottolinea infine De Palma – tornerà e tornerà anche il clima gradevole, ma difficilmente avremo temperature estive. Questa è stata un’estate anomala – conclude il meteorologo – condizioni simili si erano registrate nel 1996”. Intanto nel pescarese la criticità è passata da moderata ad elevata. Il Comune di Pescara ha predisposto l’apertura del Centro operativo comunale (Coc), unità di crisi per affrontare emergenze meteo. Il bollettino di criticità regionale, diramato dal Centro funzionale della Protezione civile, parla di criticità elevata (codice rosso) per rischio idrogeologico localizzato e per rischio idraulico in parte delle zone di allerta della regione, tra cui il ‘bacino basso del Pescara’, dalla tarda serata di ieri e per le successive 24-30 ore. Dopo le precipitazioni di ieri mattina, stando alle previsioni meteo, infatti, dovrebbe ricominciare a piovere nelle prossime ore. In particolare, le zone interessate dalla criticità elevata sono i “bacini di Piomba, Tavo-Fino-Saline, Pescara, Alento, Foro, Moro, Feltrino e fossi minori, versante nord-ovest della Maiella; alto e medio bacino del Sangro, alto bacino del Trigno; foce del Sangro, bacini di Osento e sinello”. Con livello di criticità elevata, si legge nel bollettino, lo scenario è “caratterizzato da eventi meteo-idrologici in grado di generare innalzamenti significativi dei livelli idrici negli alvei e tali da provocare fuoriuscita delle acque, erosioni spondali, rottura degli argini, sormonto di passerelle e ponti, inondazione delle aree circostanti e dei centri abitati e probabile innesco di frane e smottamenti dei versanti in maniera diffusa ed estesa; elevata pericolosità per l’incolumità delle persone e beni”. “Oltre ad allertare i Settori tecnici comunali e le società partecipate competenti all’azione di prevenzione e supporto nelle zone che dovessero subire maggiori disagi – annuncia il vicesindaco di Pescara e assessore alla Protezione Civile, Enzo Del Vecchio – stiamo predisponendo l’apertura del Coc”. Allerta anche a Montesilvano, dove squadre di operai del Comune sono state al lavoro dal mattino di ieri per eseguire interventi di manutenzione straordinaria anti allagamento. “L’invito è a tutti i cittadini per la massima prudenza – dice il sindaco, Francesco Maragno – Siamo in costante contatto con la Protezione civile. Stiamo provvedendo a installare le opportune segnaletiche di fronte a sottopassaggi, ma è fondamentale che i cittadini rispettino i segnali stradali e osservino comportamenti dettati da buon senso nella piena sicurezza”.