L’Aquila. Rendere più sicure le città con sistemi di sorveglianza tecnologicamente avanzati, software di analisi video per il monitoraggio attivo con invio di allarmi automatici a centrali delle forze di polizia o di istituti di vigilanza privata convenzionati.
È l’obiettivo con cui in manovra si stanziano 12 milioni di euro, destinati soprattutto al Sud, grazie a un emendamento del M5s approvato nella notte in commissione Bilancio alla Camera. Il fondo, nello stato di previsione del Viminale, ha una dotazione di 4 milioni di euro all’anno per il 2023, 2024 e 2025.
Con un decreto del ministro dell’Interno, di concerto con quello dell’Economia, sentita la Conferenza Stato-città e autonomie locali, da adottare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio, disciplina le modalità di presentazione delle richieste da parte dei comuni e i criteri per il riparto delle risorse. Fra i criteri di cui tenere conto, ci sono l’indice di delittuosità della provincia e del comune e l’incidenza dei fenomeni di criminalità diffusa nell’area urbana da sottoporre a videosorveglianza.
La misura prevede poi che il 60% delle risorse sia assegnato ai comuni delle regioni dell’Obiettivo convergenza
Italia, Campania, Calabria, Sicilia e Puglia.