Pescara. Aggredisce a martellate la psichiatra del Centro di salute mentale dell’Asl di Pescara che lo aveva in cura da tempo. Fortunatamente per la dottoressa, solo uno dei tre colpi l’ha raggiunta in testa: ora la professionista, 59 anni, molto conosciuta in città, è ricoverata in ospedale con una prognosi di 25 giorni. L’uomo, un 64enne con problemi di natura psichiatrica, è stato arrestato dalla Polizia per tentato omicidio. Il martello è stato recuperato. L’aggressione è avvenuta, ieri, davanti al Distretto sanitario di base di Pescara Nord, quando la donna stava raggiungendo la sede di lavoro. Secondo la ricostruzione, l’uomo avrebbe atteso il medico nel piazzale del distretto e all’arrivo della dottoressa l’avrebbe colpita. Ascoltato dagli agenti, avrebbe riferito di essere stanco di dover prendere i medicinali che la psichiatra gli prescriveva. Del caso si occupano gli uomini della squadra Volante, diretti da Dante Cosentino. L’uomo, nato e residente a Città Sant’Angelo, affetto da disturbo schizofrenico, era in cura dalla psichiatra da circa dieci anni. Il medico è stato sorpreso alle spalle, nel parcheggio del distretto. Alla vista della donna, il paziente, dopo aver preso un pesante martello dalla sua automobile, l’ha afferrata per un braccio e l’ha colpita ripetutamente. Quando la donna è caduta a terra, è fuggito, aggiungendo solo un “te l’avevo promesso”. Avviate immediatamente le ricerche, l’automobile dell’aggressore è stata rintracciata e bloccata a Montesilvano (Pescara). Nel bagagliaio del mezzo, oltre al martello sporco di sangue, gli agenti hanno trovato un coltello a serramanico; entrambi gli oggetti sono stati sequestrati. La psichiatra, medicata per un trauma cranico e per le lesioni riportate, è ora ricoverata nel reparto di Chirurgia dell’ospedale di Pescara. Stando alla ricostruzione degli agenti, l’uomo, insofferente a seguire le terapie, avrebbe già in passato minacciato la vittima, tanto da costringerla a richiedere un Trattamento sanitario obbligatorio. A causa delle sue condizioni di salute, all’aggressore era stata anche revocata la patente e questo, secondo gli investigatori, potrebbe essere uno dei motivi che hanno generato tanto rancore nei confronti della donna. Il reato di tentato omicidiocontestato al momento dell’arresto è aggravato dalla premeditazione. Il pm che coordina le indagini è Giuseppe Bellelli.