Pescara. Rifondazione Comunista ha rilanciato a Pescara la campagna nazionale contro il “vergognoso aumento delle bollette di luce e gas scattato dal primo luglio”, invitando tutti i consigli comunali ad approvare un odg per il blocco degli aumenti come lo ha fatto ieri quello di Bussi sul Tirino (Pescara). A parlarne è il segretario nazionale del Prc, Maurizio Acerbo. L’Unione Nazionale Consumatori, ha stimato che l’aumento significherà per una famiglia tipo, spendere su base annua (e dunque ipoteticamente dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022, nell’ipotesi di prezzi costanti), 56 euro in più per la luce e 158 euro per il gas. Una maggior spesa complessiva pari, quindi, a 214 euro. Secondo il Prc “il Governo e il Parlamento hanno il dovere di bloccare l’aumento delle bollette di gas e elettricità. Non aveva detto Draghi che è il momento di dare e non di prendere? Vale solo per i milionari e i miliardari? Tassare i ricchi in Italia è tabù, tartassare i cittadini invece sarebbe giusto per i partiti di governo. “L’ennesimo inaccettabile aumento” – sostiene Acerbo – “dimostra che la privatizzazione e la liberalizzazione sono state solo una fregatura: dall’avvio della parziale liberalizzazione del mercato dell’energia e del gas si stima un aumento dei prezzi in bolletta del 70% per il gas e del 40% per l’energia elettrica”. Prc chiede che “il Governo intervenga con una misura di blocco degli aumenti e riduzione al 5% dell’IVA che paghiamo sulle bollette: inoltre chiediamo che il Governo revochi il passaggio obbligato al mercato libero che scatterà il prossimo primo gennaio 2023”.