Chieti. La sentenza del TAR, sezione staccata di Pescara, emessa il 23 giugno scorso e diffusa ieri, ha respinto il ricorso presentato dalla ditta Sile Costruzioni (Mirò) contro la Regione Abruzzo e più esattamente contro il provvedimento del Comitato di Valutazione Impatto Ambientale (VIA), che aveva disposto sia il rigetto dell’istanza di VIA postuma, sia la demolizione delle opere realizzate ed il ripristino dello stato dei luoghi e della situazione ambientale.
In questa vicenda il WWF è stato sempre presente in ogni sede, comprese le aule del Tribunale Amministrativo di Pescara e quelle del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche a Roma con numerosi ricorsi e con gli interventi dell’avv. Francesco Paolo Febbo. Non sono mancati accessi agli atti, denunce e interventi pubblici contro la realizzazione di ulteriori costruzioni, tutte azioni spesso portati avanti insieme alle sedi di Chieti di Confcommercio, Confesercenti e CNA.
“Siamo impegnati da anni – sottolinea Nicoletta Di Francesco, presidente del WWF Chieti-Pescara – dai primi interventi a mezzo stampa alle sedute ai Comitati di Valutazione d’Impatto Ambientale con osservazioni che mettevano in luce il danno ambientale. Diverse volte abbiamo chiesto lo smantellamento delle opere ed ora ribadiamo la richiesta affinché i Comuni di Chieti e di Cepagatti si adoperino per provvedere all’ordinanza di demolizione. La sentenza è sacrosanta e ribadisce ancora una volta lo stesso concetto di fondo: non si può pensare di costruire a ridosso dei fiumi, meno che mai con i cambiamenti climatici in atto. Una sentenza che speriamo possa portare finalmente alla eliminazione del mal costruito”.