Il Tar del Lazio, riunito oggi in udienza collegiale, si è riservato di decidere se
confermare o annullare la sospensiva relativa alla revoca della concessione delle autostrade laziali e abruzzesi A24-A25 alla società Strada dei Parchi.
Il provvedimento era stato stabilito dal Consiglio dei ministri
nella riunione del 7 luglio scorso sulla base di un provvedimento del Ministero per le Infrastrutture e per la Mobilità sostenibili (Mims) nel quale veniva elencata una serie di inadempienze.
Secondo quanto si è appreso, entro domani ci sarà la decisone sulla sospensiva arrivata il 12 luglio scorso, quattro giorni dopo il clamoroso passaggio di consegne con Anas, in seguito al ricorso al Tar della concessionaria, del gruppo industriale abruzzese Toto, che ha impugnato il provvedimento del Mims.
Il Tar, sempre stamani, ha fissato l’udienza di merito per il prossimo 20 settembre. Originariamente i giudici amministrativi avevano fissato l’udienza il 7 settembre: è stata l’Amministrazione statale a chiedere e ottenere di anticipare i tempi rispetto alla prima decisione del Tar adottata con la formula “inaudita altera parte”.
Il decreto del Consiglio dei ministri è arrivato a termine di anni di contenzioso tra Sdp e Mims: in particolare, Sdp, che dal 2000 gestisce le due arterie, ha
sempre rigettato ogni rilievo. Nelle settimane precedenti, la concessionaria aveva chiesto la rescissione anticipata del contratto in scadenza nel 2030, con la motivazione di condizioni non consone, in particolare per la sicurezza antisismica alla luce del mai attuato mega piano previsto nella legge di stabilità del 2012, dopo il terremoto dell’Aquila del 2009. Progetto da 6,2 miliardi di euro inserito in più versioni del piano economico finanziario ma rinnovato dal 2014. Sdp ha chiesto al governo un indennizzo di circa 2,5 miliardi di euro.
Domani si saprà se saranno Anas o il privato Sdp, che mette in campo circa 800 dipendenti, a gestire le A24 e A25 fino al 20 settembre.