L’Aquila. “Sub emendamenti segreti per eliminare la voce delle opposizioni, ignorando oltre centomila firme raccolte dai cittadini e delle associazioni ambientaliste che hanno lavorato con impegno e, diciamolo, anche pazienza per portare l’assessore Imprudente a produrre una norma che salvasse il Parco Sirente Velino dalla mannaia di un centrodestra cieco e incosciente dell’importanza delle aree protette in l’Abruzzo. Una pazienza che non è stata ripagata dalle azioni sconsiderate dell’assessore che oggi, senza alcun confronto e senza dare la possibilità alle opposizioni di visionarli per tempo, ha depositato in segreto una serie di sub emendamenti che hanno di fatto ghigliottinato la voce di un intero territorio. Un atteggiamento inaccettabile che mette in luce tutta l’arroganza istituzionale di chi non riesce a capire che salvare un parco equivale a tutelare la vita stessa, oltre a garantire un futuro di prosperità economica a territori interni che devono approfittare di un mondo sempre più orientato alla sostenibilità ambientale. Basti ricordare che la gran parte dei fondi europei per la ripresa post-Covid devono essere impiegati, per esplicita richiesta della Commissione europea, nella transizione ecologica”, afferma il Consigliere regionale M5S Giorgio Fedele.
“Forse per Imprudente, la Lega e tutta la maggioranza di centrodestra le aree interne dell’Abruzzo sono, un limone da spremere e nient’altro. Non hanno alcuna visione per la valorizzazione della montagna, che in questo momento in cui si affermano sempre di più coscienze “green”, dovrebbe essere al centro di ogni logica di tutela e sviluppo del territorio. Con un taglio non giustificato da argomentazioni tecnico-scientifiche e che non risolve nessuno dei problemi delle popolazioni locali, si stanno mettendo a rischio specie protette che rappresentano un patrimonio naturale, culturale, storico ed economico per l’Abruzzo. E mentre l’Unesco dichiara la Maiella patrimonio dell’umanità, il centrodestra va in senso opposto massacrando il Sirente-Velino”.
“Sono indignato da questo comportamento e ora mi aspetto che l’assessore dica direttamente a tutti i cittadini che hanno firmato la petizione e alle associazioni ambientaliste, che nei mesi abbiamo audito e con le quali io ho lavorato a stretto contatto tentando di far partecipare alle scelte politiche chi da anni si impegna per la tutela dell’Abruzzo, che il tempo che ci aveva chiesto per riscrivere la norma, il confronto di cui si era riempito la bocca e la collaborazione istituzionale che abbiamo dimostrato, per lui sono carta straccia. Abbiamo dimostrato pazienza e cooperazione per permettere alla Regione di licenziare un testo giusto che evitasse la distruzione di chilometri quadrati di parco, abbiamo presentato emendamenti di merito per migliorare un testo di legge indecente, e questo è il ringraziamento: agire nell’ombra, tenere in segreto sub emendamenti per tirarli fuori all’ultimo momento e mandare in malora mesi di lavoro. Ancora una volta chi è alla guida di questa Regione si è dimostrato lontano dalla realtà, dalle esigenze del territorio e assolutamente asservito a logiche di sfruttamento del territorio che ricadranno inevitabilmente sul futuro di chi quel territorio lo abita”, conclude Fedele.