L’Aquila. “La nota diramata dall’amministrazione separati dei Beni di Uso civico di Assergi sullo sviluppo del Gran Sasso è un insieme di castronerie così macroscopiche tali da far pensare che l’estensore del comunicato abbia vissuto negli ultimi dieci anni sulla riva del mare in un’isola deserta”. A dichiararlo è il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
“Così come sembra che lo stesso, o gli stessi, non abbiano letto il Piano di Invitalia che in alcuni passaggi è, a dir poco, mirabolante”, aggiunge il sindaco, “in quel documento si parla, ad esempio, di una stima di 10.000 arrivi giornalieri, quando anche il meno informato delle questioni della montagna aquilana sa che la portata giornaliera della funivia è di circa 1500 persone”.
“Un altro esempio: il piano Invitalia quantifica in 2 milioni la somma per i lavori di recupero dello storico albergo, a fronte di una necessità effettiva di 3,8 milioni, quasi il doppio”, spiega il primo cittadino, “considerando che tutto lo studio individua in 41,5 milioni le risorse pubbliche complessive necessarie per il rilancio della montagna aquilana, è del tutto evidente che a una stima puntuale ne potrebbero servire molti di più. Ed è proprio per questo motivo che è necessario uno studio nuovo che metta a punto, integri e superi il piano Invitalia che nulla diceva e nulla stabiliva rispetto a un piano di marketing e comunicazione. Nulla diceva rispetto al sistema dei vincoli, sottolineava in una sezione apposita le cose ancora da fare come, ad esempio, l’avviso per l’individuazione di soggetti privati potenzialmente interessati a investire o la definizione di uno studio di fattibilità su cui costruire un bando europeo per tale scopo e le modalità di reperimento delle risorse pubbliche ancora a oggi mancanti”.
“Giova ricordare”, dichiara ancora il primo cittadino, “al disinformato estensore dell’articolo dell’Asbuc che il sottoscritto già da tre mesi ha inoltrato alla Struttura tecnica di missione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la richiesta di trasferimento di ulteriori 8 milioni proprio per completare le infrastrutture per cui c’è già la progettazione in itinere e che mostrano, allo stato attuale, sensibile carenza di risorse. Mi riferisco, in particolare, al già citato albergo, al completamento dei lavori per l’Ostello e l’hotel Cristallo, alla sistemazione del parcheggio di Campo Imperatore, alla ristrutturazione del tunnel che collega funivia e piste da sci e alla realizzazione dei sottoservizi. Come al solito”, conclude Biondi, “sulla montagna c’è chi chiacchiera e chi fa i fatti”.