Pescara. “Sarà la Procura della Repubblica di Pescara a dover far luce sugli sversamenti che si verificano in mare ogni qualvolta scendono due gocce di pioggia per l’apertura dei troppo pieni, al fine di non mandare in tilt il depuratore”. Lo afferma Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara Mi piace’, il quale, sottolineando che la città “merita trasparenza”, annuncia l’invio in Procura delle “carte e dichiarazioni odierne del vicesindaco, ad integrazione” dell’esposto presentato lo scorso mese”. “Era già successo il 12 maggio scorso dice Foschi una vicenda, al solito, insabbiata dall’amministrazione comunale e svelata solo quando è venuta fuori una lettera segreta con la quale l’impresa Di Vincenzo, che gestisce il depuratore, comunicava al Comune lo sversamento. Quando un mese fa abbiamo sollevato interrogativi, il vicesindaco Del Vecchio, al solito, ci rispose spocchioso affermando che l’apertura del troppo pieno non significa sversamento in mare, ma che le ‘acque erano state pretrattate attraverso un sistema di bypass prima di essere reimmesse nel fiume… una procedura che consente di trattarle in maniera diversa da quella a raggi ultravioletti a cui vengono sottoposte con il passaggio nel depuratore'”. “Ovviamente non soddisfatti delle risposte stizzite del vicesindaco ricorda Foschi abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica per chiedere chiarimenti e oggi scopriamo che anche quella era una bugia, esattamente com’è accaduto a luglio 2015, e che, come sapevamo, non esiste alcun ‘pretrattamento’ a valle del depuratore, tanto che al ripetersi della stessa identica situazione del 12 maggio, oggi conclude lo stesso vicesindaco ha annunciato la disposizione del divieti di balneazione”.