L’Aquila. La decisione assunta dal Governo di impedire di ricorrere allo sconto in fattura e vietare alle pubbliche amministrazioni di acquistare i crediti fiscali “mette a repentaglio migliaia di imprese e decine di migliaia di posti di lavoro”.
Lo afferma Daniele Schiazza a nome della Federazione degli Ordini degli architetti di Abruzzo e Molise. “Ancora una volta – aggiunge – senza alcun confronto con la rappresentanza della filiera delle costruzioni, vengono assunte decisioni che modificano le ‘regole del gioco’ a partita in corso.
L’operazione – osserva – appare tanto più scellerata se si considerano le motivazioni addotte
come giustificativo basate su dati parziali e prive di una più ampia valutazione complessiva. Dalla sua
conversione in legge il Superbonus 110% e il meccanismo di cessione del credito sono stati modificati oltre
venti volte a cui si aggiungono ulteriori cambiamenti di rango secondario, circolari applicative, provvedimenti
della Direzione centrale dell’Agenzia delle Entrate e centinaia di interpelli.
Una confusione che rischiano di pagare salato le migliaia di imprese e i professionisti che sono ormai al collasso e in crisi di liquidità, la cui unica colpa risiede nell’aver utilizzato, in maniera corretta, le regole emanate dallo Stato che improvvisamente, di contro, si è ‘rimangiato’ la parola data rendendo impossibile la cessione dei crediti e il proseguo dei lavori”.
Per la Federazione degli architetti, inoltre, “è del tutto evidente che l’applicazione della legge sul Superbonus
necessiti di correttivi sanzionatori in presenza di comportamenti poco virtuosi quali ad esempio sulle
speculazioni dei materiali da costruzione o gli ingenti oneri finanziari trattenuti dalle banche sui crediti
acquisiti. Gettare però via ‘il bambino insieme all’acqua sporca’ non pare una soluzione accettabile e tantomeno
sensata”.