L’Aquila. Sul Gran Sasso alla ricerca di messaggi cosmici: l’avventura del professore Arcangelo Mimino Ciccarelli dell’Istituto Amedeo D’Aosta dell’Aquila.
“Il vento era teso, la temperatura prossima allo zero. Lo zaino, una zavorra da 17Kg dove tenere, oltre allo strumento, anche il necessario per ogni evenienza in un ambiente alpino già invernale”. E’ il racconto di Ciccarelli.
“L’ascensione, obbligatoriamente veloce per via delle poche ore di luce: fatica, batticuore, poi la vetta!
Felicità, tanta; mi concedo qualche minuto per assaporare la vista. Lo scambio di messaggi whatsapp per inviare i conteggi parziali alla prof.ssa Alfonsetti, mi aiutano a sentirmi meno solo: abbiamo un obiettivo! Un colpo di vento, come uno schiaffo mi sveglia dal torpore e, senza perdere altro tempo, avvio la sequenza di operazioni già pianificate per eseguire le misure: seguiranno tre ore all’addiaccio, obbligato a restare fermo, con il freddo che morde, cronometro e contatore di eventi sotto controllo.
Finalmente abbiamo i dati sul flusso di Muoni dalla vetta del Gran Sasso, dati da riportare in laboratorio per i nostri studenti del corso di Fisica del “D’Aosta” di L’Aquila. Con la discesa, quasi con sollievo, mi immergo in un ambiente da favola con la nebbia che cela le vette circostanti. Il Sole, ormai al tramonto, ed io, stanco ma felice,
comunico il mio arrivo a Campo Imperatore, ormai al sicuro”.
Cosa abbiamo misurato?
I Muoni nascono nell’interazione tra i raggi cosmici e l’atmosfera terrestre, ed hanno una vita media di 2,2 microsecondi; hanno una massa pari a circa 200 volte quella dell’elettrone con carica elettrica negativa e viaggiando al 99,7% della velocità della luce, dovrebbero percorrere circa 5/600 metri prima di “morire”,
quindi se prodotti ad esempio a 30km di quota, dovrebbero morire a 29,5 Km, e invece li rileviamo a terra (spazio=velocità/tempo).
Questo per la fisica classica. Nella teoria della relatività è descritto che gli orologi sono relativi a velocità prossime a quelle della luce, quindi rendendola semplice, lui, il muone, vede il suo orologio scorrere per 2,2 microsecondi,
noi, fermi, vediamo lui muoversi a velocità prossime alla luce con il suo orologio “dilatato”, tanto da raggiungere terra”.
link:
https://www.lngs.infn.it/it/raggi-cosmici
https://www.cref.it/



