Teramo. Sono in arrivo le barriere antirumore lungo il tratto di autostrada A14 che va da Martinsicuro a Notaresco. C’è infatti il via libera ministeriale alla grande opera tanto attesa nei centri abitati attraversati dall’arteria adriatica e alle prese ogni giorno con il frastuono provocato dalle migliaia di tir e auto in transito ad alta velocità.
I Piani di risanamento acustico Pra di Autostrade per l’Italia risalgono al 2007, ma della necessità di installare pannelli fonoassorbenti se ne parla almeno da 30 anni. Aspi ha rilanciato progetto per il tratto teramano soltanto nel 2021, come ricorda il decreto del dipartimento per le Infrastrutture e le reti di trasporto del Mit dei giorni scorsi, che ufficializza quindi la conclusione positiva della conferenza di servizi e offre ad Autostrade per l’Italia la possibilità di procedere con la progettazione esecutiva dell’opera. “A seguito della progettazione acustica di dettaglio è emersa la necessità di procedere con interventi di risanamento acustico mediante la realizzazione di barriere antirumore ed eventuali interventi diretti sui recettori, sui tratti autostradali ricadenti sul territorio dei Comuni di Martinsicuro, Colonnella, Alba Adriatica, Tortoreto, Mosciano Sant’Angelo, Giulianova e Notaresco. Per quanto riguarda i restanti comuni, Roseto degli Abruzzi e Morro d’Oro, non sono previste barriere antirumore”, spiega il decreto. L’opera, inoltre, verrà realizzata “su aree principalmente di proprietà della società proponente (ndc, Autostrade per l’Italia) e in minima parte su aree da acquisire mediante attivazione dell’apposita procedura espropriativa”. Nessuno si è messo di traverso ostacolando il nuovo progetto di Aspi: né i sette Comuni interessati, né Regione, Provincia, Soprintendenza, Autorità di bacino o Snam rete gas. “Entro il termine perentorio del 26 aprile 2024, non sono pervenute da parte delle amministrazioni o enti coinvolti nel procedimento in esame comunicazioni di motivato dissenso né è stata notificata alcuna formale opposizione sull’intervento”, aggiunge ancora il decreto ministeriale.