L’Aquila. Secondo una ricerca pubblicata su Pnas e riportata in Italia dal Corriere della Sera, il Covid-19 è capare di resistere dagli 8 ai 14 minuti in aria, grazie alla diffusione di goccioline infette, chiamate dagli scienziati “droplets”.
Uno starnuto, ma anche una semplice chiacchierata, generano migliaia di droplets di dimensioni superiori al millimetro, rendendo così più pericolosi gli ambienti chiusi come locali, uffici, bar, negozi ma anche le stesse abitazioni.
I droplets cadono verso le superfici con cui interagiamo ogni giorno: tavolini, maniglie, indumenti. Chi le tocca può poi contagiarsi portando semplicemente le mani al volto o inalandole quando restano sospese in aria.
Lo studio, condotto in laboratorio, non è in grado di definire la quantità di coronavirus necessario affinché avvenga il contagio, sottolinea pero, ancora una volta, l’importanza di usare i dispositivi di protezione individuale, come mascherine e guanti.