Raiano. Il rapporto fra economia ed ambiente rappresenta uno dei temi di maggiore e stringente attualità nell’ambito della società contemporanea stretta fra l’esigenza di garantire sviluppo e crescita e la ineludibile necessità di promuovere misure atte a minimizzare gli impatti ed a mitigare i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità. I recenti casi dell’IlVA di Taranto e le opere previste di infrastrutturazione territoriale ( in Abruzzo ed in Italia) costituiscono, in tal senso, gli esempi più classici della contrapposizione fra due diverse visioni di “agire” sul sistema ambiente.
Un confronto che spesso assume toni aspri e che appare condizionato dalla non volontà di procedere ad un superamento delle reciproche “ragioni”. Eppure tanto il sistema normativo a tutela dell’ambiente quanto le nuove linee guida in materia di economia circolare sembrerebbero muovere nella direzione di una possibile composizione delle
reciproche istanze. Un binomio bilanciato fra sviluppo e sostenibilità, quindi, apparrebbe possibile, oltre che tremendamente opportuno, ma risulta essere necessario un processo culturale che favorisca tale complementarietà e che consenta di strutturare percorsi di compatibilità socio-ambientale.
Un’importante occasione di analisi e di approfondimento della stretta correlazione fra i due temi è data dal convegno “Salvare l’Ambiente e/è Salvare l’Economia” che vedrà a confronto esperti di diverse categorie produttive, rappresentati delle istituzioni e del mondo ambientalista. L’evento, infatti, farà registrare la partecipazione del dott. D’Alessandro di Confindustria Abruzzo (consigliere delegato ai temi ambientali), del direttore generale dell’ARTA Abruzzo arch.F.Chiavaroli, del direttore di Confagricoltura Aquila dott. S. Fabrizi e del presidente nazionale di “Ambiente e/è Vita Onlus” avv. Benigno D’Orazio. I lavori saranno moderati dal caporedattore RAI Abruzzo dott. S. Barone ed introdotti dal sindaco di Raiano dott. M.Moca e dal segretario segionale di Ambiente e/è Vita Abruzzo Onlus, P. Schiazza.