Capistrello. Strage di cani pastore a Capistrello, nella zona di Corcumello. Sono stati avvelenati sei cani, al momento ne sono stati trovati tre. Lo stesso veleno usato per uccidere i cani è stato ingerito anche da una volpe, ritrovata morta non lontano dai tre cani uccisi.
Un episodio gravissimo che sta già creando allarme sociale in paese.
Gli animali sono di proprietà di un’allevatrice originaria di Castellafiume che ha dei capi di bestiame nella stalla di un pastore di Capistrello. I cani sono della donna che li ha allevati e che ora oltre a essere indignata è disperata. “Mi hanno tolto un pezzo di anima”, racconta.
“Uccidere in un modo così barbaro degli animali mi fa rabbrividire, è una vergogna. Mi sono trovata davanti a una scena indescrivibile, di una sofferenza immonda”, spiega Silvana Di Natale, che tutti conoscono con il nome Manola, “adesso è il momento di indagare e di dimostrare chi è stato. Una persona del posto mi ha raccontato che ieri sul terreno c’era un ragazzo che alla domanda ‘costa stai facendo qui’ pare abbia risposto che stava andando ‘a funghi’. Va fatta giustizia e va ridata anche dignità a questi cani che nulla avevano fatto di male”.
I cani erano tutti sterilizzati, castrati, vaccinati e microchippati. “Io amo i miei cani. I diavoli siamo noi persone, esseri umani. Ho due cani anche in casa e li curo come se fossero figli. Quello che è accaduto ha del disumano”.
Sul posto questa mattina è arrivato il medico veterinario della Asl, Sandro Bisciardi, del servizio veterinario IAPZ (Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche) che ha accertato l’avvelenamento e che ha avviato tutte le procedure del caso per far i modo che venga accertato l’accaduto.
Il caso è stato ora preso in carico dalla stazione dei carabinieri forestali di Canistro, al comando del maresciallo Roberto Scipioni. Oltre ai cani pastori potrebbero rimanere vittime dello stesso avvelenamento anche esemplari di fauna selvatica. Ritrovata morta già una volpe. Si attende ora la bonifica dei terreni e dell’area da parte del reparto cinofilo specializzato a intercettare veleni.
Le carcasse sono state trasferite alla sede di Caruscino, la frazione di Avezzano, dell’istituto zooprofilattico di Teramo.