Montesilvano. “Nonostante la pioggia ed il freddo, si è tenuta in Comune la Conferenza Stampa dei comitati Villa Canonico-Villa Verrocchio e Saline Marina Pp1 per discutere dei problemi di traffico generati dai sensi unici sulle vie Emilia-Lazio-Chieti”, scrive il comunicato dell’incontro comunale. “Presenti 3 televisioni diversi cittadini e qualche politico dell’opposizione. Sono stati presentati i dati della vicenda ed i problemi presenti, anche se in assenza di rappresentanti dell’A.C. Il presidente del comitato VC-VV, Mauro Di Cola” , ha parlato “della mancanza di dialogo dell’amministrazione comunale che ha deciso l’istituzione dei sensi unici senza confrontarsi con cittadini ed operatori economici del quartiere, ignorando sia una petizione di cittadini del Giugno 2020, sia il malcontento di cittadini ed operatori testimoniato da una raccolta firma che è arrivata a quasi 500 firme.
“Anche il vicepresidente Benito Olivieri, già consigliere comunale, ha ricordato la necessità dell’ascolto e della partecipazione dei cittadini e stakeholders (portatori di interesse) come fondamentale per decisioni che cambiano la vita della gente, che bisogna ascoltare e con cui dialogare. Sono intervenuti anche i rappresentanti dei commercianti nel comitato Simone Cilli dell’azienda agricola con negozio su via Emilia, Gianfranco Faiazza, titolare del minimarket su via Lazio, la gestrice del B&B di via Chieti, una cittadina che è venuta apposta per chiedere una soluzione ai problemi di accessibilitá di via Fucino. Tutti hanno esposto le difficoltà create dal nuovo sistema circolatorio. Dalla desertificazione e crollo delle vendite, ai lunghi tragitti con alti consumi inquinamento e congestione sulle vie principali, ai problemi di accesso nei giorni di mercato, ai problemi di sicurezza dovute alle alte velocità, in particolare davanti alle 3 scuole presenti lungo l’asse. L’architetto Di Giampietro consulente tecnico di Webstrade e presidente del comitato Saline Marina Pp1, del vicino quartiere grandi alberghi, ha confermato la necessità di pratiche di partecipazione con cittadini ed operatori come indicazione europea per tutte le politiche di governance urbana. Ha inoltre posto l’accento sull’ obbligo della pianificazione di cui la città è ancora priva (Obbligo di PUT, piano urbano del traffico imposto dall’Art. 36 del Codice della Strada). Inoltre i problemi di traffico di questi quartieri vanno inquadrati in quelli della grande città di Nuova Pescara, chiesta dal Referendum del 2014, con uno strumento di piano europeo, il PUMS, piano urbano della mobilità sostenibile, intercomunale, che riguardi il traffico dei veicoli, il trasporto pubblico, i parcheggi di interscambio, ciclabilità e pedonalitá del sistema urbano Nord, da Silvi a Pescara”.
“Infatti, esistono molteplici soluzioni tecniche alternative ai sensi unici, quali zone 30 e moderazione del traffico, parcheggi a tempo e sfalsati, zone scolastiche e pedibus con park-and-walk. Tuttavia, problemi di traffico delle vie interne, o la chiusura del lungomare si risolvono con parcheggi di interscambio esterni, trasporto pubblico e modi sostenibili sulla Strada Parco, collegamento della tangenziale Nord con l’autostrada a 3 corsie, revisione dei ponti su Saline e Piomba e una nuova urbanistica della grande città. Ma occorrerà cambiare ed avviare un processo di piano, pubblico trasparente e partecipato. Speriamo, che quella di oggi segni l’inizio di un dialogo tra cittadini e amministratori e che si avviino gli strumenti tecnici per la pianificazione della mobilità, urbanistica, dell’ambiente della più importante città da 200 mila-e-più abitanti del medio Adriatico”, conclude il comunicato.