Pacentro. I cittadini di Pacentro e di Campo di Giove sono scesi questa mattina in strada per protestare contro la chiusura indiscriminata delle strade da parte della Provincia dell’Aquila, decisione che sta provocando danni irreparabili all’economia del paese e dell’intero Centro Abruzzo. La protesta è stata messa in atto sulla sr 487, che da Pacentro porta a Passo San Leonardo. In prima fila insieme ai cittadini anche i sindaci con tanto di fascia tricolore che si sono schierati dalla parte della comunità e di chi da troppi anni lotta per la riapertura di quell’arteria stradale. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la chiusura della sr 54 che da Campo di Giove sale a Passo San Leonardo e la collocazione dei blocchi di cemento sulla strada che hanno di fatto isolato lo storico albergo ristorante Celidonio posizionato proprio sul valico.
“Chi mette una firma non si rende conto delle conseguenze che si creano per chi ha deciso di investire in montagna e di viverci. Bastava fare manutenzione ordinaria come avviene da sempre, e non ci sarebbe stato alcun problema né di buche né di smottamenti”, hanno evidenziato i titolari di alcune attività nella zona di Passo San Leonardo e Fonte Romana nel corso della protesta. Ad aprire la manifestazione è stata la rabbia del sindaco Guido Angelilli che ha chiesto al Presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso e al dirigente Bonanni di sedersi di nuovo al tavolo con una programmazione precisa. “E’ inconcepibile che prima si annunciano i fondi e la riapertura in quindici giorni e poi arrivano i blocchi di cemento che di fatto hanno decretato la morte delle strutture ricettive della zona”. Al fianco dei pacentrani e del sindaco di Pacentro sono scesi in strada anche i sindaci di Sant’Eufemia a Majella, Palena, Cansano, Campo di Giove e Castelvecchio Subequo.