Pescara. Strada Parco: Confcommercio Pescara sollecita il Comune a fare ricorso al Consiglio di Stato. La Confcommercio Pescara sollecita il Comune a fare ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar Abruzzo, che ha dato lo stop ai bus elettrici sulla Strada Parco.
Il Tribunale amministrativo, sezione staccata di Pescara, ha accolto l’istanza di annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della delibera di giunta regionale per l’attivazione della cosiddetta Linea Verde, che consentiva l’immissione in servizio dei bus elettrici sulla Strada Parco, a Pescara. “Chiediamo con forza, al sindaco di Pescara, Carlo Masci, di ricorrere subito al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar Abruzzo”, afferma Riccardo Padovano, presidente Confcommercio Pescara, “da oltre un decennio, come Associazione commercianti auspichiamo la fruizione della Strada Parco da parte del trasporto pubblico, per consentire il collegamento veloce tra Pescara e Montesilvano, nel rispetto dell’ambiente. Se vogliamo che il sistema dell’accoglienza alberghiera, il commercio, gli stabilimenti balneari e i turisti possano beneficiarne, in termini di servizi ed economici”, dice Padovano, “va garantito il trasporto pubblico su quel tratto di strada”. I numeri raccolti dalla Confcommercio indicano in circa 5mila passeggeri al giorno il flusso dalla stazione di Pescara verso Montesilvano e viceversa. “La sentenza del Tar rappresenta una mannaia per il commercio e per i servizi legati al turismo”, sottolinea Padovano, “l’utilizzo della Strada Parco risulta fondamentale per l’economica locale: passeggiate e percorsi salutari si possono tranquillamente fare sul lungomare, dalla Pineta di Pescara a Montesilvano. Pineta che può essere attrezzata con attività per il tempo libero, campi da bocce, attività motorie e molto altro. Auspichiamo, pertanto, un intervento immediato e deciso del Comune di Pescara, contro la decisione del Tar e a tutela di un mercato commerciale, turistico e di servizi ai cittadini, che non può essere ignorato”. Il ricorso al Tar era stato presentato dal Comitato Starda Parco Bene Comune, contro la Regione Abruzzo, il Comune di Montesilvano e la Tua.