Sulmona. Lunedi’ prossimo arrivera’, a Sulmona, Teresa Clowes-Bartholomew, nipote di Maurice Bartholomew, soldato del Regno Unito fatto prigioniero dai tedeschi nella seconda guerra mondiale, assieme al marito e ai suoi due figli, per incontrare i parenti della famiglia Petrilli che lo nascose dopo la sua fuga dal campo di concentramento di Fonte Amore. Maria Petrilli, figlia di Salvatore, che ospito’ il soldato, incontrera’ i parenti di Bartholomew nel Campo 78, per conoscere lo stile di vita che si viveva e per ricordare quel the Sulmona’s spirit che li caratterizzava. Un altro caso, l’ennesimo, viene ad aggiungersi alle centinaia che in questi anni hanno caratterizzato la storia degli ex prigionieri del campo di concentramento, che ospitava oltre tremila prigionieri alleati, in fuga dopo l’8 settembre 1943.
Maurice Bartholomew, classe 1915, soldato della Royal Tank Regiment, catturato in Nord Africa il 2 aprile 1941 fu imprigionato al Campo 78 di Sulmona. Fuggi’ nel settembre del 1943 e resto’ per un periodo di tempo a Sulmona nella cantina dell’abitazione della famiglia Petrilli, in via Panfilo Serafini, come risulta dall’elenco dell’Allied Sctreening Commission, riportato nel libro ‘Il Quarantatre”. Nel 1974 Maurice Bartholomew ritorno’ a Sulmona con l’associazione The Sulmona Reunion” assieme ad altri ex prigionieri, un centinaio circa, per commemorare il ricordo della loro presenza nel campo 78. In quell’occasione Bartholomew e gli altri prigionieri incontrarono alcune famiglie presso le quali avevano trovato ospitalita’ in tempo di guerra.


