Civitella Casanova. Campane a festa questa mattina nel borgo di Civitella Casanova quando il Parroco, don Norbert Maoko, ha dato l’annuncio ai parrocchiani della visita dell’Abate dei Cistercensi di Casamari il prossimo 10 agosto, il reverendissimo padre abate Dom Loreto Camilli.
Un evento tanto atteso dai civitellesi che nel 1970 avevano stilato un solenne gemellaggio con il sacro ordine monastico, successori del potente monastero di Casanova caduto in disgrazia nei primi anni del 1800, anche dopo la soppressione degli ordini religiosi da parte di Napoleone.
a nome della Comunità Cristiana che è in Civitella Casanova le scrivo questa mia dopo qualche anno dal pellegrinaggio che abbiamo compiuto nell’Abbazia di Casamari. Un atto, il nostro, volto a contemplare la bellezza e la spiritualità che quel luogo, pieno di grazia e Spirito Santo, racchiude e elargisce a ciascuno. Ma altresì è stato un modo per poter riallacciare i rapporti con lo storico ordine dei Cistercensi.
I frutti spirituali e artistici della presenza dell’Ordine Cistercense a Civitella Casanova sono ancora oggi visibili come lo stemma e le pianete appartenute al Cardinale Federico Borromeo (personaggio realmente esistito e inserito nel noto romanzo manzoniano de “I Promessi Sposi”) fino alla secolare statua lignea policroma della Madonna di Casanova che proprio del pomeriggio di domenica 10 agosto farà rientro in paese dopo un delicato intervento di restauro.
Sarà proprio questa l’occasione che ricucirà idealmente una pagina di storia non solo locale ma dell’intero centro Italia. L’Abbazia di Casanova infatti rappresenta una delle massime espressioni medievali di potere religioso, economico, commerciale e artistico che estendeva il controllo oltre i confini abruzzesi fino a raggiungere le Isole Tremiti e oltre. La sua biblioteca era tra le più fornite d’Europa. Nel massimo del suo splendore è arrivata a gestire oltre 500 monaci.
Dal 1970 fino al 2000 era abitudine che l’Abate inviasse dei suoi monaci nella parrocchia vestina a predicare in occasione delle principali festività dell’anno e molti ragazzi, nel corso di quegli anni, sono stati ospiti di Casamari per frequentarne il ginnasio e il Liceo gestito dai monaci. Un’amicizia, un legame che domenica si rinsalda e si fortifica.
Per l’occasione il Parroco esporrà accanto alla rinnovata statua anche la grande pergamena che nel 1970 fu redatta a testimonianza del gemellaggio e firmata dai tanti fedeli intervenuti. Commuove un segno di croce presente tra le tante firme: una signora analfabeta che volle che anche un suo segno potesse essere presente su quel documento. Anche questa è storia d’Italia.