Pescara. Il Comune di Pescara ha fermato il cantiere “perché c’è una procedura della Soprintendenza per la valutazione dell’interesse culturale”. Così l’assessore a urbanistica e governo del territorio, Loredana Scotolati, informa in merito all’edificio di via Trieste “oggetto di un progetto di riqualificazione da parte della ditta D’Andrea che ne è proprietaria e su cui si è appuntata l’attenzione di Italia Nostra”.
“Il permesso a costruire rilasciato dagli uffici comunali a seguito di regolare iter risulta sospeso – spiega in una nota Scotolati – in quanto da parte della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo ci è giunta comunicazione dell’inizio del procedimento di dichiarazione di interesse culturale. Non sarà possibile alcun tipo di intervento fino a che tale iter, che potrebbe portare all’emissione di un vincolo dello stabile, non verrà definito e con esso le modalità della riqualificazione da parte dei titolari del progetto”.
Spiega la soprintendente Rosaria Mencarelli che si tratta dell’ultimo “di una serie di provvedimenti finalizzati a tutelare nel modo più sicuro le architetture e il paesaggio urbano di Pescara”. Quello di via Trieste, precisa la soprintendente, è “uno degli edifici inclusi nella nota e recente variante al Prg di Pescara per la salvaguardia del patrimonio architettonico. Il fabbricato in oggetto – dichiara – rappresenta un notevole esempio di architettura eclettica residenziale degli anni Trenta del secolo scorso, con fronti esterni in cortina laterizia e ricco apparato decorativo che contorna i vuoti del prospetto.
Tale tipologia e tali caratteri stilistici costituiscono un elemento residuale di una fondamentale fase evolutiva della città di Pescara che ha già subìto notevoli perdite nel recente passato ed è pertanto necessario sottoporre a un’attenta tutela per il loro valore storico artistico e testimoniale, costantemente a rischio di perdita”.