Pescara. “Ma vi pare tollerabile che nella fase di grande fusione del più importante Polo al mondo di automotive con Fca, Peugeot e Chrysler che hanno portato alla costituzione di Stellantis il governo italiano sia stato completamente assente?”
Lo ha detto il ministro alle Imprese e al Made in Italy Adolfo Urso in chiusura dei lavori della Terza Edizione dell’Abruzzo Economy Summit all’Aurum di Largo Gardone Riviera a Pescara. “E questa è assoluta prerogativa dei governi di sinistra in questo Paese – ha aggiunto – quella di ignorare o fare scelte fallimentari su questo settore, basti pensare al peccato originale della vendita alla Fiat di Alfa Romeo privando questo Paese della seconda casa automobilistica, incoraggiata da Prodi, allora Presidente IRI e Craxi.
Da lì altre decisioni discutibili che hanno portato, ad esempio negli ultimi anni alla riduzione costante di produzione di autoveicoli nel nostro Paese, con il risultato che l’80% degli incentivi per l’acquisto dell’auto nuova è andato all’estero.” Assenza di politica industriale sull’automotive e scelte sbagliate, il ministro Urso non ha peli sulla lingua: “Il primo polo al mondo dell’automotive parla anche italiano ma i governi di allora non se ne sono nemmeno accorti, dopo tanti anni siamo noi che abbiamo riaperto un tavolo con Stellantis iniziando a lavorare ad un piano di sviluppo, intorno al quale siedono anche 8 regioni dove si producono automobili, tra queste l’Abruzzo, i sindacati e l’indotto per raggiungere un primo minimo obiettivo della produzione di almeno un milione di autovettura ad oggi se ne producono poco più di 400 mila, e poi realizzare una filiera virtuosa tra ricerca, innovazione e produzione che faccia del nostro Paese un territorio all’avanguardia nel mondo.”