Atessa. Dopo quattro anni la produzione di Stellantis torna a crescere in tutti gli stabilimenti italiani, a eccezione della Sevel, grazie al lancio dei nuovi modelli. Tra auto e furgoni nel 2022 – secondo la Fim Cisl – sono state prodotte 685.753 unità, l’1,8% in più del 2021.
Il segno resta, invece, negativo rispetto al 2019 con un calo del 16,3% (-8,7% le auto e -29,7% i veicoli commerciali), dovuto soprattutto alla mancanza dei microchip. Dal 2017 si è perso un terzo della produzione. Secondo la Fim, la difficoltà nelle forniture di componenti ha determinato nel 2022 la perdita di circa 200.000 vetture.
Rispetto al 2021, il dato positivo negli stabilimenti dell’auto – ha spiegato il segretario nazionale della Fim Ferdinando Uliano – è stato determinato in gran parte dal lancio produttivo di nuovi modelli. L’entrata in produzione della Maserati Grecale e dell’Alfa Romeo Tonale sta dando una spinta alle produzioni di Cassino e Pomigliano D’Arco.
Il Polo Produttivo di Torino ha mantenuto buoni livelli di produzione, in particolare grazie ai volumi della 500 bev e le produzioni del Plant di Modena grazie alla Maserati MC20. Con 206.000 veicoli commerciali leggeri la Sevel di Atessa è lo stabilimento con più volumi, ma è anche l’unico con un risultato negativo rispetto al 2021 (- 22,3%).
La situazione dei fermi produttivi per i semiconduttori ha condizionato fortemente i risultati nel 2021 e nel 2022.