L’Aquila. “Gina Sarra non c’è più, se ne è andata la Signora dello Zafferano. È andata via una donna della nostra terra, interprete fino in fondo di questo Abruzzo aquilano e dei suoi simboli, lo zafferano appunto. Quando la invitai in Senato, non ci credeva quasi che avrebbe potuto far parlare di sé e dello zafferano a palazzo Madama.
E invece Gina e la sua amatissima nipote Dina vennero a rappresentare l’Abruzzo che lotta e che crede in se stesso, proprio nel Senato della Repubblica, nel convegno che organizzammo in Senato per l’8 marzo “Donne di terra e di orizzonti”. Gina era coraggiosa ed intraprendente e riuscì ad arrivare persino a Portobello di Enzo Tortora per parlare dello zafferano dell’Aquila. E con suo fratello, Silvio Sarra, aveva creato nel 1971 la prima cooperativa di produttori di zafferano. Gina mancherà tanto, perché era una donna difficile da trovare, con una sincerità e verità spesso sconosciute, sapeva quello che diceva e diceva quello che sapeva. Certo, sullo zafferano non aveva pari, sapeva ogni dettaglio ed era molto orgogliosa di Civitaretenga e di Navelli. Ma sopratutto della nipote Dina, quando la guardava e la sentiva parlare le brillavano gli occhi. A Dina, a tutta la famiglia di Gina, alla comunità di Navelli, a tutti gli amici dell’oro rosso dell’Aquila, porgo le mie condoglianze”. Così la deputata Stefania Pezzopane esprime il suo cordoglio per la perdita della signora Gina Sarra, produttrice storica dello Zafferano dell’Aquila.