Pescara. Il Comune ha approvato lo stanziamento di 55.000 euro per i lavori di manutenzione e ripristino delle porte vinciane presenti sul territorio cittadino. L’intervento, finanziato tramite il Fondo di riserva, mira a garantire la piena funzionalità di queste strutture fondamentali per la gestione delle acque, soprattutto in vista delle stagioni più piovose.
Ad annunciare l’iniziativa è l’assessore al Bilancio Eugenio Seccia, che ha portato la delibera all’attenzione della Giunta su indicazione del sindaco Carlo Masci. “Gli uffici comunali, in collaborazione con il settore Lavori Pubblici, avvieranno immediatamente le attività necessarie per assicurare una gestione efficiente e oculata dell’opera, nel rispetto delle competenze di ognuno”, ha dichiarato Seccia. “Siamo presenti e attenti a tutti gli interventi da realizzare per proteggere la nostra città da eventuali fenomeni meteorologici particolarmente intensi”.
La questione delle porte vinciane è stata seguita con attenzione dall’Amministrazione comunale, con l’assessore alla Protezione Civile Massimiliano Pignoli in prima linea sin dai mesi scorsi. L’argomento è stato affrontato anche durante una riunione convocata dal prefetto Ferdani, a cui ha partecipato lo stesso Pignoli.
Le porte vinciane, in totale sei, sono state installate a seguito di uno studio condotto dal Genio Civile regionale, che ha finanziato l’intero intervento. Tuttavia, il Comune ha effettuato una ricognizione dei lavori necessari e ha stimato la spesa per gli interventi di manutenzione. In attesa di definire la responsabilità economica tra Comune e Genio Civile, l’Amministrazione ha deciso di attingere al fondo di riserva per garantire la pronta realizzazione dei lavori.
Sulla vicenda interviene anche l’assessore Pignoli, che replica alle critiche del consigliere Di Pillo, esponente del gruppo Pettinari: “Il consigliere, con il solito atteggiamento populista e inconcludente, si è già attribuito i meriti di questo stanziamento. Mentre noi lavoravamo da tempo per definire la migliore soluzione, lui gridava ‘al lupo, al lupo’. Ora che abbiamo stanziato le risorse e ci apprestiamo a intervenire, cerca di prendersene il merito. Come sempre, nella vita, c’è chi parla e chi fa. Noi siamo quelli del fare”.