Pescara. Nel corso del prossimo Consiglio regionale verrà discussa una mia interpellanza finalizzata ad acclarare cosa abbiano fatto fino ad oggi le Aassll per stabilizzare il personale che ha prestato servizio durante il Covid e come si intenda dare attuazione alla nuova normativa che ha esteso sia le figure che i limiti temporali per poter accedere alla stabilizzazione. Un’interpellanza presentata dopo varie interlocuzioni con la funzione pubblica Cgil di Pescara, che è stata molto attenta su questa procedura anche a livello parlamentare.
Con la Legge Finanziaria 2022, il Parlamento ha infatti introdotto la possibilità di stabilizzare il personale sanitario e socio sanitario, assunto a tempo determinato durante il covid con procedure concorsuali, prevedendo come unico requisito l’aver maturato 18 mesi di servizio al 30 giugno 2022, di cui almeno 6 nel corso dell’emergenza pandemica. Il termine inizialmente previsto per le assunzioni era il 31 dicembre 2023.
Nel luglio 2022 la Regione ha approvato una Delibera (368/2022) in cui venivano forniti alle Asl gli indirizzi in merito alle procedure di stabilizzazione contemplate dalla Legge Finanziaria. Il provvedimento è stato seguito da una serie di avvisi pubblicati dalle aziende sanitarie, con cui sono stati assunti a tempo indeterminato diversi professionisti. Molte graduatorie però non sono state esaurite, in quanto i posti per le stabilizzazioni non erano sufficienti per tutti gli aventi diritto.
Tuttavia, lo scorso febbraio, il Parlamento ha modificato la legge in questione – a dire il vero già rettificata in precedenza – estendendo non solo il termine per le assunzioni al 31 dicembre 2024, ma anche il periodo entro il quale maturare i mesi di servizio e allargando l’ambito delle figure interessate, con il risultato di un notevole ampliamento della platea degli aventi diritto, quando nelle graduatorie già formate permangono diversi idonei non assunti.
Ci si aspetta, a questo punto, che la Regione faccia chiarezza su alcuni aspetti: quante persone sono state assunte, quanti sono invece gli idonei attualmente collocati in graduatoria e cosa si intende fare per questi lavoratori in attesa di stabilizzazione; chi avrà precedenza tra questi ultimi e coloro che soddisferanno i requisiti in virtù dell’ultima modifica alla legge; quali figure potranno essere stabilizzate, visto che a livello nazionale sembra farsi strada la possibilità di stabilizzare anche il personale amministrativo riconducibile al profilo tecnico, come i centralinisti; cosa si intende per accesso a mezzo di contratti flessibili e se vi rientra anche la cd. somministrazione del personale. Lavoratori, quali Oss, Assistenti Sanitari, Ota, che hanno tenuto in piedi la sanità abruzzese nel periodo emergenziale, ma che non sono rientrati nella prima fase di stabilizzazioni.
Chiediamo inoltre di sapere se la Regione abbia intenzione di fornire alle Asl un atto di indirizzo su come bandire ed effettuare le stabilizzazioni, come fatto nel luglio 2022.