L’Aquila. La Fp Cgil dell’Aquila, esprime vivissima soddisfazione per la sottoscrizione dei contratti di lavoro a
tempo indeterminato di tutto il personale della ricostruzione il quale, dopo anni di lotte e rivendicazioni, ha finalmente visto riconosciuto il proprio diritto ad un lavoro stabile a tempo indeterminato.
“Il percorso durato anni, troppi rispetto alle necessità del territorio, delle lavoratrici e dei lavoratori, non è stato affatto semplice e scontato, ma è stato ritenuto da sempre una priorità della nostra organizzazione sindacale”, affermano i componenti della segreteria provinciale Anthony Pasqualone Federica Benedetti e Luca Fusari. “Tutto ciò ha messo in evidenza la drammaticità di tutte quelle persone che hanno avuto sempre la vita legata alle scadenze contrattuali ed ai continui rinnovi temporali, impedendo di fatto la possibilità di una programmazione della propria vita”.
“Si conclude finalmente una situazione di precarietà ultra decennale”, proseguono, “che ha visto la Cgil impegnata sui tavoli nazionali e locali per salvaguardare il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a vedersi riconosciuto un legittimo contratto a tempo indeterminato e la salvaguardia delle professionalità acquisite in questi anni. Intendiamo innanzitutto rivolgere il nostro apprezzamento alle lavoratrici ed ai lavoratori che hanno per primi, insieme a noi, creduto in questa battaglia fino al raggiungimento di questo importante risultato”.
“Ringraziamo tutti gli attori istituzionali”, concludono, “e chiediamo loro di continuare a garantire l’impegno affinché si possano raggiungere, sul nostro territorio, nuovi obiettivi per il superamento del precariato nei servizi pubblici, considerando che molte sono le vertenze ancora aperte e tra queste sicuramente quelle del personale sanitario sia con tipologie di rapporti di lavoro subordinato che negli appalti e convenzioni, quelle delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto giustizia e del personale in somministrazione che continua ad adoperarsi per le attività ricostruttive. A ciò si aggiunga che una vera e propria ripresa della garanzia dei servizi pubblici, non può prescindere da un piano straordinario delle assunzioni per colmare quella cronica ed ormai storica carenza di personale ampiamente diffusa in tutte le pubbliche amministrazioni”.