L’Aquila. Dichiarato lo stato di agitazione sindacale dei lavoratori della Loginet Soc. Coop. di Roma, che svolge in appalto il servizio di logistica presso lo stabilimento della Coca Cola di Oricola. A comunicarlo è Luigi Antonetti, segretario generale Filcams-Cgil L’Aquila.
“Una parte dei lavoratori” spiega Antonetti “è sottoposta a continue pressioni dalla Soc. Coop. Loginet, che usa contestazioni e licenziamenti disciplinari secondo noi inusuali e preoccupanti. Questo ci spinge a chiederci se chi sbaglia è il lavoratore o l’azienda che non riesce a gestire un appalto in modo sereno e costruttivo, con le dovute e necessarie relazioni sindacali ad oggi assenti, relazioni sindacali che secondo noi sono da ricostruire, ma non in queste condizioni assurde di lavoro repressivo”.
“In particolare, negli ultimi tempi si sono verificati una serie di licenziamenti totalmente pretestuosi e ingiustificati, che, a seguito di azioni legali e assistenza sindacale, hanno costretto l’azienda al reintegro del personale interessato; siamo certi ne seguiranno altri, come l’ultimo licenziamento avvenuto con nota dell’8 gennaio 2020, da noi regolarmente impugnato, per il quale abbiamo provato a chiedere all’azienda la revoca dello stesso, con relativo reintegro sul posto di lavoro del lavoratore, senza peraltro ricevere da parte dell’azienda un positivo riscontro in merito; tutto ciò ci avrebbe potuto permettere di aprire un tavolo negoziale su tutti gli aspetti di cui sopra, anche per rendere più disteso l’ambiente lavorativo” continua il segretario Filcams-Cgil.
“Per quanto ne concerne la sicurezza e salute sul luogo di lavoro, ci giunge notizia che sono stati acquistati dei nuovi carrelli elevatori, alcuni dei quali sprovvisti di cabina. Questo costringe i lavoratori ad operare all’esterno dello stabilimento in condizioni a nostro giudizio non idonee, viste le rigide temperature invernali a cui i lavoratori sono sottoposti” prosegue Antonetti. “L’azienda ha comunicato ai lavoratori interessati a tale appalto che, dal primo febbraio 2020, intende recedere in modo unilaterale dal CIA ad oggi ancora in essere. A tal proposito, la nostra O.S. ha già chiesto all’azienda di prorogare lo stesso, dandoci modo di poterci incontrare sul tavolo di contrattazione di secondo livello aziendale, da noi già proposto, per un’eventuale stipula di un nuovo modello CIA o di accordo aziendale, che andrà a sostituire quello ad oggi vigente. Ricordiamo che l’attuale CIA dà la possibilità a tutti i lavoratori interessati di poter avere un premio presenza, tickets e la mezz’ora di pausa mensa regolarmente retribuita; pertanto, se viene meno tale accordo, verrà arrecato un danno economico a tutti i lavoratori”.
“Per questi motivi, abbiamo proclamato lo sciopero dal lavoro straordinario. Dichiariamo inoltre 8 ore di sciopero per ciascun turno di lavoro del 24 gennaio 2020: tutti i lavoratori interessati allo sciopero si potranno astenere dallo svolgere il proprio turno di lavoro del 24 gennaio 2020. Per rivendicare il rispetto di un lavoro più dignitoso, diritti acquisiti negli anni nella contrattazione aziendale, e avere condizioni di sicurezza che tuteli la salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Se la società datrice di lavoro provvederà a sostituire i lavoratori in sciopero con altri lavoratori dipendenti da una società a essa collegata, si ravviseranno gli estremi della condotta antisindacale” conclude Antonetti.